Coronavirus, l'Inail ha risarcito per infortunio mortale 3 famiglie di medici
Già 3 i riconoscimenti, per due dottori lombardi e uno piemontese. Decime le domande di risarcimento
Coronavirus, l'Inail ha risarcito 3 famiglie di medici morti per lavoro
L'emergenza Coronavirus continua in Italia e tra i più colpiti ci sono medici e infermieri, costantemente in prima linea e spesso senza le adeguate protezioni. I numeri parlano chiaro, si calcolano circa 16 mila infettati tra gli operatori sanitari, con 116 morti tra i dottori e 28 tra il personale sanitario. Sono già tre - si legge sul Fatto Quotidiano - i riconoscimenti da parte dell’Inail di infortunio mortale sul lavoro nei casi di decessi di operatori sanitari a causa del coronavirus. Le prime due vittime sono lombarde, un medico e un operatore del 118, a cui si è aggiunto un dipendente sanitario di un ospedale di Torino. Per i familiari di queste prime tre persone è stata costituita una rendita. La cifra stabilita può essere riconosciuta anche alle famiglie dei superstiti. L'Inail fa sapere che per fare richiesta di risarcimento è sufficiente essere in possesso dell 'esito del tampone che attesta la positività, non sono necessari certificati medici. Sono decine le domande che stanno pervenendo all'Inail per ottenere questo risarcimento, dei 16 mila operatori sanitari che sono stati contagiati, circa la metà sono lombardi.
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