Coronavirus, "Manifestazioni come file al supermercato, non ha senso vietarle"
Il costituzionalista Massimo Villone mette in guardia il governo: "La libertà dei cittadini può essere limitata solo per brevi periodi"
Coronavirus, "Manifestazioni come file al supermercato, non ha senso vietarle"
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. La fase 2 lentamente è iniziata, ma ci sono troppe differenze tra cose che si possono fare e cose che non si possono fare con lo stesso margine di rischio di contagio. La questione la solleva il costituzionalista Massimo Villone in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Se è consentito a 50 persone di stare in fila al supermercato mantenendo le distanze di sicurezza, non si capisce perchè la stessa cosa non debba avvenire durante le manifestazioni in piazza. Quindi, viene da pensare che si voglia colpire il fine e non l'assembramento in sè e questo è una sicura violazione della Costituzione, vale a dire gli articoli 16 libertà di circolazione e 17 libertà di riunioni". Villone lancia un chiaro messaggio al governo: "La Costituzione, non impedisce che ci siano limitate libertà ai cittadini, ma devono essere sempre proporzionate e limitate nel tempo. La soluzione per fermare le proteste pacifiche non può essere sanzionare e multare, perchè oltre al danno per la crisi economica c'è anche la beffa di prendere una multa, per aver esercitato un proprio diritto".
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