Coronavirus, produrre il vaccino non è così conveniente. La guerra dei costi
Solo 5 società farmaceutiche si occupano di questo, è molto più conveniete testare farmaci per malattie croniche
Coronavirus, produrre il vaccino non è così conveniente. La guerra dei costi
L'emergenza Coronavirus continua senza sosta, in Italia e nel mondo, ormai in attesa del vaccino per sconfiggere il Covid-19 le unice armi sono l'isolamento e il meteo. Ma la corsa verso l'antidoto per sconfiggere l'oscuro male è lunga e da quanto riporta il Fatto Quotidiano anche per poche tasche. Ben 52 laboratori sono in corsa per arrivare al vaccino, ma il mercato mondiale del settore è in mano a sole 5 società (3 degli Usa, 1 britannica e 1 francese) che detengono i quattro quinti del totale della torta, per tutti gi altri restano le briciole.
Questa situazione ha dei perchè, produrre vaccini costa tanto e rende poco. L'esempio lampante arriva dalla lotta all'Epatite C, la corsa al vaccino alla Gilead Science era valsa un bottino di 12,5 miliardi nel 2015, drasticamente ridotto a 4 nell'anno successivo, in quanto le persone erano ormai state immunizzate. Quindi tutti i costi sostenuti non hanno portato ad un guadagno in prospettiva, ma solo una tantum, per questo le società farmaceutiche preferiscono investire per farmaci che curino le malattie croniche, molto più redditizie. Tra 12-18 mesi, questi i tempi previsti il vaccino probabilmente sarà disponibile, ma avrà costi elevatissimi che metteranno in difficoltà molti stati, non solo quelli di fascia più povera, ma anche quelli di fascia intermedia e ancora di più stati come Usa e Gran Bretagna, dove i costi della sanità sono elevatissimi e in mano ai privati. Per chi non ha la copertura sanitaria ottenere il famigerato vaccino rischierà di costare parecchio caro.
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