Coronavirus, scaffali vuoti al super. Sembra Berlino Est all'inizio del 1990
Esselunga nel Milanese
Esselunga di Corbetta (ovest Milano), lunedì mattina, ore 8:30. Nonostante il focolaio del Basso Lodigiano sia lontano, sembra sabato pomeriggio a giudicare dal numero di clienti.
Molti scaffali incredibilmente vuoti (come si vede dalle foto). I lavoratori del supermercato più famoso del Nord Italia alzano le braccia e spiegano che "i rifornimenti ci sono stati, anche stamattina. Ma è da sabato che comprano di tutto". E infatti molti carelli sono strapieni, come se fossimo di fronte alla spesa di Natale.
Le patate? Finite. Le cipolle? Finite. L'insalata? Finita. La carne di vitello? Non ne parliamo. La pasta? È rimasta quasi solo quella integrale. Il riso? Stesso discorso. I surgelati? Pochissimi. L'acqua? Come se non piovesse da 5 anni.
È l'effetto del Coronavirus. Anzi, dal panico da Coronavirus che spinge a fare incetta di scorte come se stesse per arrivare la Terza Guerra Mondiale. Esselunga di Corbetta, lunedì 24 febbraio 2020. Ma a giudicare dagli scaffali vuoti sembra un supermercato di Berlino Est all'inizio del 1990, subito dopo la caduta del Muro e prima della Riunificazione.
LE FOTO DI AFFARITALIANI.IT
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