Cronache
Coronavirus, una composta e dignitosa obbedienza civile

Al di là di ogni considerazione sanitaria c'è comunque in giro un serio clima di obbedienza generale al destino comune, che va ben oltre i famosi "diritti" dei singoli e che, passata la buriana, darà i suoi frutti. Quei pochi che non hanno saputo o voluto capire e che ancora girano senza motivo per le strade sono vittime della loro irresponsabile incoscienza, ma di certo anche le ondivaghe indicazioni governative hanno favorito questi scellerati comportamenti sociali, soprattutto tra i più giovani.
A questo proposito non si può non riconoscere che la Regione Lombardia stia guidando il gruppo in ogni senso. E questo dal punto di vista del numero di contagi, delle prime reazioni, della comprensione del fenomeno, delle misure messe in campo, della tenuta morale, civile e socio economica; senza contare l’eroico spettacolo che tutto il comparto della Sanità lombarda sta dando in prima linea, come grande esempio italiano per l’Europa e per il mondo intero. Insieme alla Cina, la Lombardia ha retto da sola l’urto dell’arrivo della pandemia mondiale. E la sua tenuta è stata e sarà, tra poche settimane, il vero motivo della vittoria finale.
La storia ricorda le 5 giornate di Milano che si combatterono dal 18 al 22 marzo del 1848 e che ci liberarono dall’invasore austriaco. A distanza di 170 anni, sul medesimo territorio, si combatte invece la guerra che sarà ricordata come le 40 giornate di Lombardia per la liberazione dell’Italia da un nemico ancor peggiore.
Questa imposta quarantena (40 gg) tra l’altro coincide “stranamente” con quel periodo che la Chiesa denomina Quaresima, ed è la prima volta che ciò accade.
Cosa simbolicamente questo voglia dire - presumo tante cose - lo capiremo un po’ alla volta, a partire da ciò che prima davamo per scontato e che ci sembrava addirittura superfluo o inutile, ma che ora rimpiangiamo. Inutile fare il lungo elenco. Per intanto continuiamo a stare a casa, che forse non è poi cosi male rispetto alla condizione dei malcapitati che da settimane vivono intubati negli ospedali.
E che questa quarantena diventi vera Quaresima, 40 gg di sacrifici offerti al Signore per il bene nostro, dei nostri cari, dell’Italia e del mondo intero. E presto sarà Pasqua, Pasqua di vita e di resurrezione, mai come questa volta.
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