Covid, "perdita di piacere sessuale": ecco un altro danno del virus. LO STUDIO
Esiste una relazione fra la perdita di olfatto e il calo del desiderio sessuale: ecco l'ipotesi di un altro effetto collaterale del virus
Non solo la perdita dell’olfatto fra i sintomi comuni di chi contrae il Covid-19: a questo sarebbe legato anche il calo del desiderio sessuale. È quanto si legge da uno studio americano pubblicato sul Journal of Sexual Medicine e rilanciato dal tabloid inglese Daily Mail. I ricercatori sottolineano un legame stretto tra olfatto e desiderio sessuale ed evidenziano che proprio l’olfatto sia fondamentale per “attivare” l’attrazione nei confronti di un partner. Lo studio si è svolto basandosi su un campione di circa duemila persone adulte over 65 anni. Dai test e dai questionari sottoposti al campione è emerso che una diminuzione dell’olfatto negli adulti era associata a “un calo del desiderio sessuale e ad una minore soddisfazione emotiva, ma non ad un decremento dell’attività sessuale o del piacere fisico”.
“Il nostro studio dimostra che un calo delle funzioni olfattive può avere effetti sul piacere sessuale negli adulti anziani”, ha spiegato Jesse K. Siegel dell’Università di Chicago. “Di conseguenza per migliorare la salute sessuale i medici dovrebbero anche affrontare eventuali perdite di olfatto”. Come ha spiegato al tablod inglese il dottor Pinto, dell’Università di Chicago, il sistema olfattivo è legato a centri del cervello che permettono l’esperienza del piacere.
“Queste connessioni sono antiche ed in origine dovevano permettere di distinguere attraverso l’olfatto le sostanze chimiche dell’ambiente nocive, come per esempio gli alimenti tossici da evitare. La sessualità è essenziale per la riproduzione e anche questa dipende da uno stimolo sensoriale. E l’associazione che abbiamo trovato potrebbe segnalare che queste due vecchie parti della fisiologia del nostro sistema nervoso sono collegate”, ha concluso Pinto.
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