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Cronache
"Di Maio, il taglio dei vitalizi non risolve la vergogna doppia pensione"
Foto LaPresse

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Buonasera Direttore, 

inoltro la lettera che ho scritto al Ministro del Lavoro Di Maio, sulla questione della doppia pensione dei  poitici pagata a spese di Pantalone.

Grazie se vorrà pubblicarla

Giuliana Tofani Rossi

 

Signor Ministro On.le Luigi Di Maio,

mi chiamo  giuliana Tofani Rossi, sono pensionata e  mi  rivolgo a  Lei, per segnalare che il taglio dei vitalizi non risolve la vergogna della doppia pensione percepita   da sindacalisti e politici.Con una interpretazione truffaldina dell'art. 31 dello Statuto dei lavoratori, (legge n.300/70) da circa 48 anni,  vengono accreditati all'INPS  contributi previdenziali figurativi, cioè gratuiti, per deputati, senatori, parlamentari europei, consiglieri e governatori regionali, sindaci di grandi città e sindacalisti.

L'art. 31 dello Statuto dei lavoratori   stabilisce che chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive, o a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali, può, a richiesta, essere collocato in ASPETTATIVA NON RESTRIBUITA.  Con una interpretazione estensiva/manipolativa di questo articolo,  gli eletti,   hanno trovato il modo di percepire, a costo zero, vitalizi più  pensione a carico dell'Assicurazione  generale obbligatoria di cui al R.D.L. 4 ottobre 1935, n. 1827, (ISTITUTO NAZIONALE FASCISTA DELLA PREVIDENZA SOCIALE), nonché  di  casse sostitutive della assicurazione predetta.  Addirittura, prima dell'entrata in vigore della legge finanziaria del 2000,   i suddetti signori non versavano neppure la quota di contributi prevista a carico del lavoratore!!!!!

Onorevole Di Maio, è evidente che si tratta di una truffa commessa in danno dei lavoratori italiani per procurarsi un illecito profitto. Questa INFAMIA ha potuto svilupparsi perché tenuta nascosta. Infatti,  se  i lavoratori italiani,  avessero saputo che i loro contributi, (che rappresentano  una buona fetta dello stipendio lordo), venivano  usati per garantire una seconda pensione  a politici e sindacalisti,  sarebbero scesi in piazza, non per seguire i sindacati, ma per inseguirli con bastoni e quant'altro!!!

Se è giusto, come è giusto, che per tutto il periodo del mandato, sia assicurata al politico, oltre alla conservazione del posto di lavoro, anche la copertura previdenziale, i contributi non possono essere figurativi, vale a dire a carico degli altri lavoratori,  ma devono essere trasferiti all’INPS dal “datore di lavoro".  Percepire pensione e vitalizio o vitalizi, (alcuni politici ne hanno più di uno) è un reato e voglio sperare  che il "Governo Del Cambiamento" intenda porre rimedio a tutte le storture della cosiddetta "democrazia". Questi privilegi assurdi e insensati hanno potuto aver luogo, non solo perché c'è stato un accordo tra tutti i partiti politici (quelli al governo e quelli all'opposizione) e i sindacati, ma anche perché gli alti funzionari dello Stato hanno chiuso tutti e due gli occhi e sono venuti meno ai loro doveri.

La maggioranza degli italiani ha votato questo Governo e, guarda caso,  il Primo Ministro, Prof. Conte, si è autodefinito " Avvocato Difensore del Popolo". Sa solo Iddio di quanto il popolo italiano onesto e lavoratore  abbia bisogno di validi avvocati che lo difendano, perchè molti sosterranno che,  "a ben guardare,   la particolarità del processo interpretativo che si attua mediante adattamento della norma e bla/bla/bla......." tutto va bene Madama la Marchesa..............

Nella  repubblica democratica fondata sul lavoro, in   base  al  comma 41 dell'arti 1 della legge 335/1995 le pensioni di reversibilità sono  soggette a tagli fino al 50 per cento,qualora il reddito del percettore superi,  anche di un solo euro,  i limiti  stabiliti dalla tabella F allegata alla legge suddetta.Il risultato è che i titolari di pensione di reversibilità sono costretti a restituire  all'INPS somme anche ingenti (10000/20000 euro).  Questa norma della legge 335/1995 deve essere abrogata perché,  non può essere sistematicamente  richiesta al pensionato  , la restituzione di tutta,   o di una parte di pensione maturata da contributi previdenziali I.V.S. (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti). Caso mai, se necessario,  per l'equilibrio del bilancio,  si rivedano i criteri di liquidazione delle suddette pensioni.

Signor Ministro, per ultimo  segnalo che,  se da una parte c'è la doppia pensione ai politici e sindacalisti, pagata senza il versamento di  contributi, dall'altra ci sono casi di iscritti all'INPS (in particolare donne) che, non avendo 20 anni di contribuzione, non hanno diritto a nulla. Consideri, Signor Ministro,  che beffa per le madri di famiglia che, con grandi sacrifici hanno pagato per qualche tempo la contribuzione volontaria, ma, per mancanza di denaro, non sono riuscite ad arrivare ai venti anni previsti dalla legge!!!!

 Considerato che non esistono leggi che autorizzino il pagamento  delle pensioni dei politici,  fino a quando non ci sia una legge approvata dal Parlamento, promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale,  devr essere  sospeso il pagamento  delle pensioni ai politici liquidate  con contributi figurativi.

Signor Ministro, ringrazio anticipatamente per l'attenzione,  resto a Sua completa disposizione per ogni eventuale chiarimento e formulo i miei migliori auguri di BUON LAVORO.

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di maiolettera
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