Cronache
Dubai, ragazzi bloccati per il Covid. "Alcuni sputavano su tavoli e maniglie"

A Dubai i ragazzi italiani bloccati positivi al covid sono 200. Nessuno potrà tornare a casa fino a tampone negativo
A Dubai i ragazzi bloccati per il Covid sono circa 300, di questi 200 positivi dagli iniziali 11 da cui si è sviluppato il cluster. Erano negli Emirati Arabi da giugno per una vacanza studio dell'INPS
Un caso che si aggiunge a quelli della Grecia e di Malta e che vede bloccati senza poter tornare a casa fino a tampone negativo all'incirca 300 ragazzi italiani, negli Emirati dal 30 giugno scorso per una vacanza-studio organizzata dall'INPS con il tour operator Accademia Britannica. Il focolaio si sarebbe sviluppato da un contagio iniziale di 11 ragazzi, che erano entrati in contatto con il virus forse in un mercatino cittadino, in seguito al quale sono stati posti in quarantena con i loro contatti più vicini, secondo il protocollo anti-covid locale.
Ma ad essere ora bloccati senza poter far ritorno a casa con i positivi sono anche tutti coloro che al tampone sono risultati negativi. Il padre di una 18enne romana, parte dello sfortunato gruppo denuncia: "Le autorità degli Emirati Arabi hanno deciso che partiranno tutti insieme, cioè quando gli oltre 200 ragazzi positivi ai test del Covid risulteranno negativi ai test”. Il genitore continua spiegando che quindi anche la figlia e i pochi mai risultati positivi dovranno comunque rimanere in attesa. Una situazione che certamente non fa stare tranquilli, sia i diretti interessati, sia i genitori che con poche certezze attendono che i figli facciano ritorno a casa.
Nelle ultime ore, inoltre, è emerso che alcuni ragazzi già risultati positivi e rimasti nel residence in isolamento mentre gli altri erano fuori per escursioni si sarebbero messi a "sputare sui tavoli delle sale comuni, sulle maniglie delle porte, sui tasti dell'ascensore". A raccontarlo è uno dei ragazzi a Selvaggia Lucarelli, che aggiunge di aver appreso da Giuseppe Diana, il responsabile di Accademia Britannica, di un video della sorveglianza del residence in cui si vedrebbero queste immagini. La stessa storia viene confermata anche da un altro ragazzo che afferma che ora "si sta procedendo a denunciarli”. Anche una mamma conferma che "i video ci sono. Questi ragazzi avrebbero sputato anche nelle cucine”. Informazioni che tuttavia al momento rimangono poco definite, anche a causa del silenzio dei responsabili del tour operator. Resta da sperare che l'esito delle verifiche le smentisca.