Emicrania, un bracciale a microimpulsi elettrici fa diminuire dolore e attacchi

Sembra un gioiello ma serve per curare il mal di testa. I ricercatori dell’Università di Liegi, in Belgio, hanno pubblicato i risultati dell’uso del neurostimolatore Sts sulla rivista Neurology. Utilizzando i microimpulsi elettrici che arrivano direttamente sul nervo trigemino e si combatte l’emicrania senza l’uso di farmaci. L’uso del dispositivo, che si basa sul principio della deep brain stimulation già usato contro il Parkinson, ha permesso di diminuire i giorni di mal di testa del 26% e la necessità di ricorrere a farmaci per il trattamento acuto del 37%.
I risultati ottenuti sono sorprendenti. 67 persone, uomini e donne tra i 18 e 65 anni, sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo di 34 persone ha ricevuto il trattamento con microimpulsi elettrici, il secondo gruppo di 33 persone invece ha ricevuto un placebo. I 34 pazienti trattati con il neurostimolatore Sts hanno ridotto del 26% il numero di giorni con mal di testa, del 19% gli attacchi di emicrania, il cui totale dei giorni è sceso del 32%. La gravità del dolore è scesa dell’8%, mentre la necessita di un trattamento con farmaci nelle fasi acute è scesa del 37%.
Il neurostimolatore agisce sul nervo trigemino, il fascio nervoso che regola la sensibilità delle regioni sia superficiali che profonde del volto e l’innervazione dei muscoli della mandibola che permettono la masticazione. Il dispositivo invia i microimpulsi elettrici al fascio nervoso su due frequenze.
Una frequenza alta per stimolare le fibre della sensibilità tattile e bloccare il passaggio degli impulsi dolorosi. L’altra frequenza è bassa e agisce sulle fibre endorfiniche, in modo che sia rilasciata l’endorfina, cioè il neurormone del benessere che blocca il dolore e riduce il numero di attacchi. Si tratta di una terapia personalizzata. Il trattamento deve essere approvato da un medico, in modo da tarare le microcorrenti sulla giusta frequenza cerebrale del paziente.