Cronache
Etruria, torna la macchina del fango contro la Boschi?

di Pietro Mancini
Ha ragione, oppure no, chi teme che si sia rimessa in moto la macchina del fango, di cui si parlò, in occasione della campagna de "Il Giornale" contro l'allora direttore di "Avvenire", Boffo? Tra una Ministra, giovane e brava- che non può pagare per le, sinora presunte, colpe del padre-e le parole di un pregiudicato, per gravi reati, gli italiani, e anche i media, non dovrebbero dar maggior credito a Maria Elena Boschi ? In attesa, ovviamente, dei chiarimenti che, domani, in Senato, il premier fornirà sul caso della Banca Etruria.
I media dovrebbero evitare di stampare "pizzini", di...Provenzana memoria, di personaggi, come Valeriano Mareddu, indagato per associazione segreta, che ieri ha lanciato un avvertimento :"Vi manca il nome più importante...". E attenzione al "doppiopesismo", il termine coniato da Paolo Mieli, ex direttore del "Corriere" : la tendenza, cioè, a utilizzare come oro colato le accuse di quanti, come l'attempato faccendiere sardo che, nel recente passato, venne presentato dai giornali come un ambiguo e molto pericoloso signore, accusato, tra gli altri reati, dell'omicidio, a Londra, di Roberto Calvi, poi assolto, per insufficienza di prove. A distanza di anni, Carboni e soci, solo in quanto minacciano rivelazioni contro i padri di Renzi e della Boschi, sono diventate persone degne di fede, credibili e da ossequiare dai media come quando don Flavio era grande amico del principe Carlo Caracciolo, editore de "La Repubblica"?