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Cronache
Farmaci, così i Paesi ricchi tutelano le industrie a danno dei poveri

Farmaci, i Paesi ricchi tutelano industrie a danno dei poveri. Il dossier di Oxfam

"Alcuni dei paesi piu' ricchi del mondo, a partire dagli Stati Uniti, stanno lavorando per impedire alle Nazioni Unite di definire politiche in grado di garantire farmaci essenziali, a prezzi accessibili, a fasce sempre piu' estese della popolazione mondiale, soprattutto nei paesi poveri". E' l'allarme che arriva oggi da Oxfam, attraverso il report 'Accesso ai farmaci: una sfida globale contro la disuguaglianza', diffuso in occasione della 72esima Assemblea delle Nazioni Unite, che si chiudera' oggi a New York. Il dossier denuncia "come alcune grandi potenze stiano mettendo gli interessi dell'industria farmaceutica al di sopra della vita di milioni di persone in tutto il mondo, ignorando di fatto le raccomandazioni dell'High Level Panel per l'accesso ai farmaci che, all'Assemblea Generale ONU di un anno fa, indicavano le azioni urgenti da intraprendere per abbassare il prezzo dei farmaci. Tra queste, l'introduzione di norme in grado di superare i limiti e le barriere imposte dalle politiche "protezioniste" che regolano la proprieta' dei brevetti dei farmaci, con l'obiettivo di rendere possibile la produzione a basso costo di farmaci essenziali per la sopravvivenza di milioni di persone. Raccomandazioni queste, fortemente osteggiate dall'industria farmaceutica, dalla Commissione europea e da paesi G7 come USA, Germania, Gran Bretagna e Giappone".

Secondo l'Oxfam, "questi e altri Paesi stanno bloccando un'azione fondamentale, che garantirebbe a milioni di persone l'accesso a farmaci salvavita. - ha dichiarato la direttrice generale Winnie Byanyima, membro dell'High Level Panel dell'ONU per l'accesso ai farmaci - Dovrebbero, invece, dare priorita' alla salute delle persone piuttosto che ai margini di profitto dell'industria farmaceutica". In questo contesto Oxfam "lancia un appello urgente al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ai leader mondiali, perche' intervengano per definire politiche in grado di garantire la fornitura di medicinali a prezzi accessibili entro il 2018 alle decine di milioni di persone, che al momento ne sono tagliate fuori". L'Oxfam rileva che il prezzo elevato di molti farmaci essenziali, stabilito dalle aziende farmaceutiche,"sta paralizzando i sistemi sanitari pubblici nei paesi piu' poveri, ma anche in quelli industrializzati, negando alle persone le cure di cui hanno bisogno e costringendole a indebitarsi. Basti pensare che 1 persona su 3 nel mondo non ha accesso ai medicinali essenziali,rapporto che sale fino a 1 persona su 2 in Asia e Africa. In questo contesto ogni anno 100 milioni di persone cadono in poverta' a causa delle spese sanitarie, gran parte delle quali relative all'acquisto di medicinali. In Asia, per esempio, i medicinali rappresentano fino all'80% dei costi della sanita' a carico dei pazienti. Un dato - precisa Oxfam - che mostra come ancora la spesa privata in sanita' sia strettamente legata al prezzo dei farmaci".

E ancora, secondo Oxfam, "nei paesi piu' poveri fasce estese della popolazione sono escluse dall'accesso ai vaccini per malattie comuni come difterite, morbillo, pertosse, con il risultato che ancora oggi 2 milioni di persone ne muoiono ogni anno; gran parte dei 180 milioni di malati di Epatite C, non possono usufruire di cure efficaci, perche' ne' loro ne' i rispettivi governi possono pagare una parcella di 1.000 dollari al giorno per le medicine. Infine, dei 35,7 milioni di persone affette da HIV nel mondo, 25,5 milioni sono in Africa, esclusi dall'accesso ai farmaci piu' recenti che, a causa dei monopoli dei brevetti imposti dalle industrie farmaceutiche, costano oggi 18 volte di piu' della generazione precedente. In Sud Africa - dove muoiono 3.000 donne all'anno a causa del cancro al seno - un ciclo di 12 mesi di Herceptin, trattamento anticancro prodotto da Roche, costa 38.000 dollari, vale a dire 5 volte il reddito medio di una famiglia . Spostandosi nei paesi industrializzati, val la pena ricordare che negli Stati Uniti il prezzo dell'insulina per la cura del diabete, che nel paese colpisce 1 persona su 10 , e' aumentato di oltre il 7% nell'ultimo anno e che un solo mese di trattamento costa fino a 900 dollari . In Europa negli ultimi 15 anni il costo medio dei farmaci anticancro e' piu' che quadruplicato".

Secondo Oxfam, "l'Italia rappresenta un esempio positivo e in controtendenza. Nel 2015, ad esempio, i farmaci di nuova generazione contro l'epatite C (Sofosbuvir) costavano al servizio sanitario pubblico circa 40.000 euro per un ciclo di tre settimane. Il Governo e l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sono riusciti ad abbassare sostanzialmente il prezzo delle cure, autorizzando l'utilizzo di farmaci generici prodotti in India per tutti i malati di epatite C (che sono circa il 3% della popolazione complessiva) . "Oggi milioni di persone nel mondo non possono curarsi a causa dei prezzi dei farmaci. - ha detto il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri - Chiediamo al nostro paese, che ha recentemente portato avanti in modo coraggioso iniziative volte a porre al centro dei negoziati sul prezzo dei farmaci i bisogni dei propri cittadini malati, di sostenere questo approccio anche in occasione del G7 dei Ministri della Salute che ospitera' a novembre, stimolando l'adozione di strategie innovative capaci di rendere i farmaci accessibili a tutti anche nei paesi poveri".

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