Fotografo si impicca nel suo negozio. Aveva troppi debiti a causa del Covid
Il Coronavirus fa sempre più paura in Italia. I numeri dei contagi salgono ogni giorno e tornano a preoccupare gli ospedali, con le terapie intensive tornate a riempirsi. Resta allarmante anche il dato sui decessi, in tripla cifra ormai da mesi. A questa situazione si aggiunge una grave crisi economica, che sta facendo chiudere attività e mandando sul lastrico molte famiglie. Un episodio che racconta il difficile momento arriva da Napoli, dove un noto fotografo si è impiccato a causa dei troppi debiti accumulati per frotneggiare la crisi.
La difficile situazione economica in cui nell’ultimo anno era finita la sua attività professionale - si legge sul Corriere della Sera - lo ha consumato fino a togliergli ogni speranza nel futuro. Questo ha spiegato ai familiari nel biglietto che ha scritto prima di chiudersi nel negozio e impiccarsi. Aveva 66 anni. La polizia. Che ha trovato il corpo ha notato anche quel biglietto in cui l’uomo invita i parenti a lasciare Napoli e chiede allo Stato di non rivalersi su di loro per ciò che lui ha lasciato in sospeso. E cioè debiti, spiega. Accumulati sia con il fisco che con interlocutori privati, probabilmente fornitori con i quali aveva preso impegni che poi non avrà potuto onorare. Forse temeva anche lo sblocco delle cartelle esattoriali e l’arrivo di richieste di pagamenti alle quali non avrebbe potuto far fronte.
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