Garlasco, le rivelazioni degli ultimi esami. Chiara Poggi uccisa in pochi minuti
L’aggressione letale a Chiara Poggi, dai primi colpi al momento in cui il corpo fu gettato nella scala, non durò "un tempo considerevole", come avevano ritenuto i periti di primo grado: per il nuovo collegio di esperti era "sufficiente un tempo assai breve" per produrre la pozza di sangue trovata nel punto in cui l’assassino di avventò su di lei, che può essersi formata in meno di 3 minuti.
La valutazione è rilevante perché la finestra temporale in cui il fidanzato Alberto Stasi potrebbe aver avuto un ruolo o meno nell'omicidio. I consulenti avevano già sottolineano che Stasi non poteva evitare di calpestare le macchie di sangue della vittima che cospargevano la villetta di Via Pascoli. Ma, rispetto ai risultati della perizia effettuata durante il processo di primo grado, Alberto avrebbe potuto sporcarsi le scarpe di sangue anche camminando sulle macchie ematiche che si erano seccate. Gia' in primo grado, si era arrivati alla conclusione che molte delle macchie di sangue della vittima erano secche quando Alberto, seguendo il filo del suo racconto, aveva ritrovato il corpo straziato della fidanzata.