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Garlasco, la pista che porta al Santuario della Bozzola e lo strano suicidio
L'amico di Sempio si è tolto la vita lasciando questo messaggio: "La verità non emergerà mai"

Andrea Sempio
Garlasco, la borsetta di Chiara sparita e la nuova pista
Proseguono le nuove indagini sull'omicidio di Garlasco, ma sono troppe le cose che non tornano in questo mistero legato al delitto di Chiara Poggi risalente al 13 agosto 2007. Le indagini della procura di Pavia e dei carabinieri di Milano - riporta Il Corriere della Sera - si stanno concentrando soprattutto sulle tracce dei messaggi tra Andrea Sempio, indagato, e alcuni amici il giorno del delitto, perché nessuno nei verbali ne ha mai fatto cenno. Ma il traffico della "cella" di Garlasco li conferma. I loro tabulati, come quelli di Marco Poggi, il fratello della vittima, non vennero però acquisiti. Così come gli "amici" di Marco non vennero mai inclusi nell’elenco delle persone che frequentavano casa Poggi.
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Ieri i genitori di Chiara hanno smentito che la figlia frequentasse il Santuario della Bozzola, oggi al centro della suggestiva pista suggerita dall’avvocato dell’indagato Andrea Sempio: "È andata per la festa del lunedì di Pasqua. Come tanti altri". E hanno escluso la sparizione della borsetta dalla quale giorni dopo il delitto, quando si trovavano nella casa di Gropello Cairoli, dove si erano trasferiti nei giorni successivi l’omicidio, era stato rubato il portafogli della figlia.
La pista della Bozzola - prosegue Il Corriere - verrà comunque battuta, così come gli inquirenti potrebbero approfondire un altro mistero del caso Garlasco. Il suicidio, nella primavera 2016, di Michele Bertani, caro amico di Andrea Sempio, ma in un’altra compagnia mai emersa nelle indagini. Bertani lascia il mondo con uno strano messaggio su Facebook: "La verità non emergerà mai".