Genova, medico si uccide per l'arresto del figlio: "Colpa delle toghe" - Affaritaliani.it

Cronache

Genova, medico si uccide per l'arresto del figlio: "Colpa delle toghe"

Ha scritto su un biglietto "la magistratura miope a volte uccide" e si è suicidato gettandosi dal ponte Monumentale, nel centro di Genova. Protagonista Francesco Menetto, un medico pediatra di 65 anni noto in città che ha deciso di farla finita dopo che il figlio, farmacista, è stato arrestato per un giro di farmaci antitumorali dalla procura di Monza.

Il figlio, Marco Ballario Menetto, 35 anni, era finito agli arresti domiciliari il 2 aprile scorso insieme alla moglie Valentina Drago (entrambi sono titolari della farmacia San Giacomo in via Nino Bixio, nel quartiere di Carignano) insieme a tre ex dipendenti di un'azienda farmaceutica, risultata però estranea alla vicenda. Anche la moglie del medico aveva deciso di suicidarsi insieme con il marito ma ha esitato all' ultimo momento dopo avere visto l'uomo gettarsi ed è stata salvata in extremis dalla polizia arrivata sul ponte dopo l'allarme lanciato da alcuni passanti. La donna è ora ricoverata in ospedale in stato di choc.

"Ormai dicono tutti così. Non c'è altro da commentare", questa la dichiarazione del Procuratore Capo di Monza Corrado Carnevali, che non ha nascosto lo sconforto e il dispiacere per il suicidio del pediatra genovese legato all'arresto del figlio in seguito ad un'inchiesta della sua Procura. "La magistratura miope, a volte uccide" è il messaggio lasciato dal medico nella sua auto, posteggiata vicino al luogo del suicidio. Le dure parole del procuratore fanno registrare la secca replica del viceministro della Giustizia Enrico Costa:" "Di fronte a questo tragico gesto che mi ha profondamente turbato, spero che le parole riportate come pronunciate dal Procuratore, non siano state riportate in modo corretto, perché diversamente sarebbero parole fuori luogo".