Il Papa alle suore: "Siate madri, non zitelle. La Chiesa accoglie tutti, anche i non sposati"
"Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? Le mancherebbe maternita', affetto, tenerezza! Grazie!". Lo ha detto Papa Francesco alle 800 suore che partecipano a Roma all'Assemblea dell'Unione delle Superiori Generali. "La consacrata - ha affermato il Pontefice - e' madre, deve essere madre e non 'zitella'! Questa gioia della fecondita' spirituale animi la vostra esistenza".
Il Pontefice ha parlato alle religiose della castita' "come carisma prezioso, che allarga la liberta' del dono a Dio e agli altri, con la tenerezza, la misericordia, la vicinanza di Cristo". "La castita' per il Regno dei Cieli - ha spiegato - mostra come l'affettivita' ha il suo posto nella liberta' matura e diventa un segno del mondo futuro, per far risplendere sempre il primato di Dio". Ecco dunque la necessita' di "una castita' 'feconda', che genera figli spirituali nella Chiesa. La consacrata - ha quindi concluso - e' madre, deve essere madre e non 'zitella'! Questa gioia della fecondita' spirituale animi la vostra esistenza; siate madri, come figura di Maria Madre e della Chiesa Madre".
CHIESA NON ESCLUDE NESSUNO, NEMMENO QUELLI NON SPOSATI - "Ricordo quando bambino si sentiva nelle famiglie cattoliche, e anche nella mia: 'No, a casa loro non possiamo andare, perche' non sono sposati per la Chiesa, o perche' sono socialisti o atei!'. Era come una esclusione. No, non potevi andare!". Sono parole di Papa Francesco nell'omelia della messa di oggi alla Domus Santa Marta. "Adesso, grazie a Dio - ha detto il Pontefice - non si dice quello, no? Non si dice! C'era come una difesa della fede, ma con i muri: il Signore ha fatto dei ponti". "Il cristiano che vuol portare il Vangelo deve andare - ha sottolineato - per questa strada: sentire tutti! Ma adesso e' un buon tempo nella vita della Chiesa: questi ultimi 50 anni, 60 anni sono un bel tempo, perche' non si dice piu' quello".