Ilva, Renzi a Taranto. Contestato da operai e ambientalisti
"Vado avanti senza mollare di un centimetro". E "per la prima volta sugli spalti c'è gente che fa il tifo affinché la squadra vinca". Poi affronta il tema delle riforme: "Da 20 anni ci promettiamo di cambiare il Paese e non lo facciamo, rimandiamo in nome di una malattia che si chiama 'riformite'. Ora dobbiamo fare le riforme per rendere il Paese più semplice e meno caro". Inaugurando la 78esima edizione della Fiera del Levante a Bari, il premier Matteo Renzi replica - indirettamente - al monito lanciato dal 'falco' rigorista dell'Ue, il finlandese Jyrki Katainen, fedelissimo della Cancelliera tedesca Angela Merkel e neo vicepresidente della Commissione europea, che al termine dell'Ecofin informale aveva detto: "Non basta avere in programma le riforme, bisogna attuarle".
La "cornice internazionale è di profondi sconvolgimenti. O l’Ue torna a fare l’Europa o noi non abbiamo più futuro. Se noi facciamo quello che dobbiamo fare l’Ue non sarà più solo spread e indicatori economici» ha detto Renzi dal palco della Fiera. E ancora: l’Italia è "tra i pochissimi a rispettare il 3%" in Europam, bisogna "smettere di vedere l’Europa come nostro nemico, giudice o professore" e di "cospargersi il capo di cenere, convinti di essere salvati" dalla Ue, perché «tra salva-Stati e salva-banche l’Italia sta dalla parte di chi mette e non di chi prende i soldi".
"Le banche abbiano la forza e la lungimiranza di tornare a finanziare l’economia reale". È l’appello che lancia dalla Fiera del Levante il premier Renzi. "La Bce ha deciso di mettere in circolo 200 mld euro. Parlo alle imprese, agli artigiani: servono progetti seri. È necessario anche - ha aggiunto - che le nostre banche, che hanno affrontato bene gli stress test, abbiano la forza e la lungimiranza di tornare a finanziare l’economia reale".
IL PREMIER CONTESTATO - Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi giunto in prefettura a Taranto, seconda tappa del tour in Puglia, dove ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori dell'Ilva. Al suo arrivo è stato accolto dalla contestazione di una cinquantina di persone di vari comitati.
Il premier Renzi ha vistato Peschici e le zone della Puglia colpite dall’alluvione nei giorni scorsi, e ha rivolto un grazie alla Protezione civile e a chi ha prestato soccorso nell’ immediato: "Questo è un elemento di forza straordinario". Di fronte alle emergenze, ha detto Renzi, "ci sono due modi di reagire: mettersi seduti ad aspettare, o reagire tenacemente e con determinazione, come stanno facendo le popolazioni del Gargano. Il governo farà la sua parte ma il governo da solo non sarà in grado di farcela se non incontra la forza e la determinazione dei cittadini".
"Vedendo la vostra terra dall’alto, credo che abbiate la forza e la qualità per voltare pagina", ha detto Matteo Renzi dopo avere sorvolato in elicottero le zone colpite dagli eccezionali eventi atmosferici. Il premier ha incontrato nel municipio di Peschici i cittadini che hanno subito i danni del maltempo e ha detto “non vi lascerò soli”. Poi ha rivolto un pensiero commosso alle vittime e alle famiglie che hanno avuto lutti. "La lotta contro il dissesto idrogeologico deve essere la prima battaglia da fare. I miliardi ci sono ma dobbiamo combattere contro cause storiche. Noi sul dissesto lavoreremo sempre di più con presidenti delle Regioni ma è chiaro che questo deve accompagnarsi con la gestione nell’immediato".