Immigrazione, De Falco: "Pronto a imbarcarmi sulla nave Mare Jonio"
Il parlamentare ex 5 Stelle, ora nel gruppo misto, annuncia l'iniziativa
Immigrazione, De Falco: "Pronto a imbarcarmi sulla nave Mare Jonio"
Il senatore Gregorio De Falco, ex M5s ora al Gruppo Misto, commenta la sua decisone di imbarcarsi sulla nave Mare Jonio con l’Ong Mediterranea, per soccorre i migranti nelle acque al largo della Libia. “Salvini non ha mai negato che la priorità sia la salvezza delle persone in mare. Questo non lo può negare nemmeno Salvini. “Si tratta di una di quelle poche occasioni per fare qualcosa di concreto. E’ un’iniziativa che vuole essere trasversale ed ampia, che vorrebbe coinvolgere un certo numero di parlamentari che appartengono a vari schieramenti politici facendo leva sulla sensibilità personale: al senso morale che c’è dentro ognuno di noi. Io salirò sicuramente sulla nave Mare Jonio se ci saranno le condizioni necessarie. Non vorrei essere un passeggero zavorra, ma vorrei avere una funzione di utilità a bordo, mettendo a servizio la mia esperienza di ufficiale di Marina”. Così, a ‘Uno, nessuno, 100Milan’ su Radio 24.
Immigrazione, De Falco: "Pronto a imbarcarmi sulla nave Mare Jonio"
Il salvataggio in mare comprende che queste persone vengano portate fuori dall’acqua e poi a terra. A terra dove? Non c’è da inventarsi nulla. Ci sono delle regole internazionali firmate da tutti i paesi europei. L’amministrazione italiana che presiede al soccorso marittimo è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il ministero dell’Interno si occupa di altro. Si dovrebbe occupare di contrasto alla criminalità nel territorio italiano. Porti chiusi? Gli atti amministrativi si fanno per iscritto – continua De Falco su Radio 24- se non c’è un atto scritto non esiste il provvedimento. Secondo Salvini le Ong fanno politica? Queste Ong salvano le persone in mare, la politica la fa chi su quelle persone in mare pone delle etichette. Chi dice che quelle persone sono migranti e non possono entrare in Italia, e su quello specula per ottenere consenso, fa politica in modo riprovevole. Mi diranno che prendo lo stipendio da senatore per stare in mare su una Ong? Forse mi decurteranno una parte di stipendio, ma ci sono parlamentari che vanno in giro per il mondo a fare politica e c’è gente che non va mai al Viminale”.
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