Inps, Tridico non fa i nomi dei "furbetti del bonus". Interviene il Garante
Ancora nessuna divulgazione dei nomi dei 5 parlamentari benificiari, la Commissioe Lavoro si rivolge al Garante per la privacy
Inps, Tridico non fa i nomi dei "furbetti del bonus". Interviene il Garante
La vicenda dei 5 parlamentari che hanno usufruito del bonus da 600 euro durante il lockdown non si sblocca. Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico non vuole fare i nomi, nonostante le forti pressioni politiche perchè questo avvenga. Davanti all'ennesimo rifiuto, la Commissione Lavoro della Camera ha deciso di convocare il Garante per la Privacy. L'Inps sabato sera - si legge sul Fatto Quotidiano - ha risposto con una lettera alle sollecitazioni della Commissione Lavoro della Camera rimbalzando la responsabilità della trasparenza all’Autorità Garante della privacy e ammettendo che per il momento i nomi non verranno pubblicati. Una melina per nulla apprezzata dalla Commissione, che ora pretende un’audizio - ne col Garante in modo da chiarire senza più ambiguità che cosa impedisca ancora la divulgazione.
L’ennesimo rinvio - prosegue il Fatto Quotidiano - ha spazientito la Commissione Lavoro della Camera, presieduta dalla dem Debora Serracchiani, che ieri ha provato a stanare Tridico: “La Commissione ha chiesto al presidente di fornire tutti i dati, ma la risposta è ancora interlocutoria. Appare opportuna l’audizione in Commissione del Garante per la protezione dei dati personali, al fine di chiarire le condizioni che ancora ostano alla comunicazione da parte dell’Inps dei nominativi dei beneficiari del bonus che ricoprono cariche elettive a livello nazionale e locale”. La soluzione potrebbe dunque essere un’audizione del neo-presidente dell’Auto - rità, il professor Pasquale Stanzione, in modo da poter incalzare il Garante su che cosa Tridico possa o non possa dichiarare riguardo al bonus. A quel punto, se Stanzione dovesse dare il via libera, l’Inps potrebbe avere sufficienti garanzie per tornare in Commissione e divulgare i nomi.
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