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Cronache
La legge sul biotestamento e quell'errore del cardinale Bagnasco

 

Il cardinale Angelo Bagnasco ha dichiarato: “Come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana posso però assicurare di aver toccato con mano un consenso unanime: la Chiesa, a partire dalla Santa Sede, si è pronunciata con chiarezza per il rispetto della vita”. Riguardo al “consenso unanime”, trascrivo le parole di Vittorio Bellavite, coordinatore di “Noi Siamo Chiesa”: “La realtà ci appare un po’ diversa. Riteniamo che ci sia una consistente opinione cattolica, di base ma non solo, favorevole alle innovazioni introdotte dalla legge. Questa  campagna, gestita dal vertice ecclesiastico con il ruvido  stile tradizionale, punta a fare cadere la legge al Senato”. Riguardo, invece, al “rispetto per la vita”, vorrei far osservare al cardinale che, qualora si parli del fine vita, anziché parlare di rispetto per la vita (e chi non è d’accordo che la vita vada rispettata?), è più giusto parlare di rispetto della persona. Semplicemente perché il rispetto della vita a tutti i costi può andare a svantaggio della persona, della sua libertà, della sua volontà, il rispetto della persona, e quindi della sua volontà e della sua libertà, va sempre a vantaggio della persona stessa.

 

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bagnasco biotestamento
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