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Cronache
Usa: lo spazio mette d'accordo Trump e Putin. E Pechino accelera sul solare

Trump e Putin amici per lo spazio: ecco il "Pacchetto Gagarin".

Chi l’avrebbe mai detto. Usa e Russia, le due storiche potenze che, per tutta la seconda metà del 900 si sono sfidate nella lotta per lo spazio, ora collaborano per la creazione di pacchetti turistici a dir poco extra-ordinari. Una notizia nella notizia, che manda tutti fuori dalle orbite quotidiane per l’enorme salto di qualità scientifico, ma che forse sorprende di più per l’alleanza dei due attori sempre meno umani e più spaziali. Era il 12 aprile 1961 quando, a bordo della Vostok-1, in soli 108 minuti si completò la missione di Yuri Gagarin. Da allora, numerosi progressi ed altrettanti conflitti sono stati compiuti nell’ingegneria aero-spaziale.  Oggi, 20 febbraio 2019, una nuova concezione dello spazio sta caratterizzando gli studi nel settore. Si chiama “Pacchetto Gagarin” il piano di preparazione “semplificato” per i turisti che viaggeranno oltre i cieli della terra. A collaudarlo vi sono, da una parte, la Roscosmos russa, dall’altra, invece, la Space Adventures americana, entrambe accordate anche sull’organizzazione di veri e propri tour-missione più impegnativi. "E' il primo contratto per il volo di cosmonauti amatoriali dopo dieci anni di assenza di turisti a bordo della stazione", ha spiegato Rogozin (la Space Adventures in passato aveva organizzato sette voli  di turisti che a bordo di una Soyuz avevano raggiunto la stazione).  Per il momento, l’accordo tra le due agenzie lascia (lo) spazio a sole due persone alla volta. Una forma di viaggio che tutti sognavano e che ora è divenuta realtà. Anzi, a guardare dai progressi si è andati ben oltre (fino ad ora solo 550 professionisti hanno viaggiato tra i pianeti). Per l’appunto, si parla già di esperienza volta a ripercorrere la prima missione di un uomo nello spazio. Che dire…Altro mondo, altra storia. Chissà se questa collaborazione sarà d’aiuto anche per scopi più terreni.

 

A Pechino non restano a guardare: entro il 2050 la conquista dell'energia solare.

Ma mentre Usa e Russia combinano utile con dilettevole, la Cina non resta a guardare. Un “generatore solare” diretto nell’orbita geostazionaria (35.790 km) è ciò che costituirà, in un futuro non troppo lontano, il piano per la conquista cinese dell’energia solare. Stando a quanto riporta il Science and technology daily, il quotidiano del ministero della scienza e della tecnologia di Pechino, i lavori per la costruzione di una stazione solare sospesa nello spazio sono già iniziati. In programma  c’è un enorme pannello solare che, non avendo quello strato di gas e vapori chiamato ‘atmosfera’, riuscirà a raccogliere ed immagazzinare una maggiore quantità di energia. Un’impresa che sta già richiedendo non poche difficoltà, ma che per questo terrà impegnati gli scienziati cinesi con piccoli e scaglionati obiettivi a breve termine. Entro il 2025 si manderanno in orbita delle stazioni di piccole e medie dimensioni con l’intento di testare il corretto funzionamento del meccanismo. Mentre più in là, nel 2030, verrà spedita una stazione di solare di medie dimensioni capace di produrre energia in Megawatt. Infine, per il 2050 è prevista la creazione finale di una stazione spaziale in grado di produrre energia in Gigawatt. Il peso stimato di tutto il complesso è di circa mille tonnellate, quasi due volte e mezzo quello della stazione spaziale internazionale.

 

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