I legali di Oscar Pistorius chiedono che il processo al campione paralimpico per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp non sia trasmesso in diretta dalle tv di tutto il mondo. Gli avvocati hanno presentato alla Corte di Pretoria un'obiezione rispetto alla richiesta dei media di utilizzare le telecamere del circuito interno dell'aula per trasmettere le udienze.
Il processo per l'omicidio della fidanzata, avvenuto il giorno di San Valentino di un anno fa, si aprira' il 3 marzo a Pretoria. L'avvocato Barry Roux ha sottolineato che la diretta delle udienze da parte di numerosi media violerebbe i diritti del suo assistito. "Se una persona e' famosa si possono infrangere i suoi diritti? Possiamo permetterlo solo perche' e' un volto noto?", ha domandato l'avvocato alla Corte. Pistorius e' accusato di omicidio premeditato per aver ucciso a colpi di pistola la Steenkamp. L'atleta si e' sempre difeso spiegando che si tratto' di un incidente.
Ma intanto i media sudafricani anticipano i risultati delle perizie. Nelle carte si legge che subito dopo gli spari Pistorius rassicurò i guardiani del comprensorio che avevano chiamato preoccupati dopo aver sentito i colpi di arma da fuoco. "Tranquilli, va tutto bene", avrebbe detto l'atleta. La procura, nonostante la difesa pare essere in grado di dimostrare che Oscar non aveva le protesi quando ha fatto fuoco, è convinta di poter dimostrare non solo la volontarietà dell'omicidio ma anche la premeditazione: "L'accusato ha sparato senza fare domande", sostengono. E ci sarebbero anche delle telefonate a sostegno di questa tesi.