Autismo causato dal vaccino, il giudice riconosce un vitalizio al bambino
Una sentenza che crea un precedente importante. Il ministero della Salute dovrà versare un assegno bimestrale per tutta la vita a un bambino autistico al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla GlaxoSmithKline. Lo ha deciso il Tribunale del Lavoro di Milano, riconoscendo - e qui sta l'assoluta novità di questa decisione - il nesso causale tra la vaccinazione e la malattia.
La famiglia del piccolo, che oggi ha 9 anni, nel 2011 aveva presentato una domanda di indennizzo al ministero che però - scrive il quotidiano la Repubblica - l'aveva respinta. In un primo momento contro la sentenza, emessa il 23 settembre, sembrava che il ministero non avesse fatto ricorso e che quindi la sentenza fosse passata in giudicato. Il ministero della Salute ha però comunicato di aver proposto, per il tramite dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato, appello avverso la predetta sentenza dinanzi alla Corte di appello di Milano.
LA POSIZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE SUI VACCINI - "C'è un abbassamento del livello di guardia nei confronti dei vaccini e sono in aumento le persone che non vaccinano i propri bambini, anche a causa dell'influenza di alcuni canali di informazione, soprattutto via web, che rendono molti genitori scettici. In questo modo, pero', si espongono i bambini al rischio inaccettabile di malattie come il morbillo. Per questo, bisogna tenere alta la guardia in tutto il mondo, soprattutto in Ue". Così Beatrice Lorenzi, ministro della Salute, sai era espressa nel corso del suo intervento al convegno 'The state of vaccination in the Eu'.
Il ministro ha ricordato i decessi a Napoli a causa del morbillo, vaccinazione che, ha sottolineato, "protegge non solo il singolo individuo, ma l'intera comunita'". In Italia - ha aggiunto Lorenzin a proposito delle vaccinazioni in generale - siamo al di sopra del 90% di copertura vaccinale, per quanto riguarda i vaccini obbligatori, ma il nostro obiettivo e' raggiungere il 100%". Per aumentare ancora di piu' la copertura vaccinale, dunque, le priorita' sono "la gratuita' dei vaccini per le categorie piu' vulnerabili, oltre a quelle incluse nel calendario vaccinale; la semplificazione dell'accesso alle vaccinazioni attraverso occasioni come le giornate dell'immunizzazione; la verifica dello stato immunitario dei bambini al momento dell'iscrizione alla scuola dell'infanzia".
Lorenzin ha ribadito l'importanza delle vaccinazioni, ricordando come "in vent'anni, negli Stati Uniti, le vaccinazioni hanno evitato 322 milioni di contagiati e 700mila decessi". Il valore preventivo dei vaccini e' stato sottolineato anche dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, che nel suo intervento ha ricordato come "ogni euro speso in vaccinazioni significa 24 euro risparmiati dal Servizio sanitario nazionale in termini di assistenza ai malati. Ogni anno - ha aggiunto - l'investimento pro capite in vaccinazioni, nel nostro Paese, ammonta a 5 euro e il rapporto costo beneficio della vaccinazione antinfluenzale per tutti i cittadini tra i 50 e i 64 anni e' di 1/10, con un risparmio di 746 milioni di euro a fronte dei 76 milioni spesi per la copertura di tutta la suddetta fascia di popolazione". L'industria dei vaccini, ha proseguito Scaccabarozzi, "e' un settore strategico non solo per proteggere la salute pubblica e per l'economia, ma anche per rispondere in modo efficace alle emergenze sanitarie. L'Europa - ha spiegato - detiene il 79% della produzione mondiale di vaccini". Quanto all'Italia, questo comparto da' lavoro a 2.600 persone (duemila delle quali impiegate in ricerca e sviluppo) e ha visto crescere le esportazioni del 61% nel 2014, contro la crescita del 26% delle esportazioni dell'Europa a 15. Dal 2008 al 2013 - ha aggiunto infine Scaccabarozzi - le esportazioni sono cresciute del 118%, contro il +7% di tutto il restante comparto industriale nazionale.