Mills, processo al giudice che prescrisse il Cav
Processo disciplinare per il giudice Francesca Vitale, presidente del collegio della Corte d'appello di Milano che prosciolse, nel febbraio 2012, per intervenuta prescrizione del reato di corruzione in atti giudiziari, l'ex premier Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Mills.
Vitale dovra' comparire davanti alla disciplinare del Csm il 15 aprile prossimo: le incolpazioni a suo carico, mosse dalla Procura generale della Cassazione, riguardano le critiche rivolte ad alcuni colleghi contenute nella motivazione della sentenza su Berlusconi.
Il giudice Vitale dovra' rispondere dell'illecito disciplinare di "comportamenti scorretti nei confronti di altri magistrati". Secondo la Procura generale della Cassazione, ha infatti "violato l'obbligo di esercitare le proprie funzioni con correttezza ed equilibrio, avendo tenuto un comportamento che, nella sua qualita' di presidente del collegio ed estensore della sentenza" su Berlusconi, "in relazione alle circostanze del caso, quali le altissime funzioni di presidente del Consiglio, fino a poco tempo prima svolte dall'imputato, la particolare delicatezza e complessita' delle questioni di diritto trattate, la loro notorieta' e diffusione tramite la stampa e gli altri mezzi di comunicazione, e' risultato gravemente scorretto ed offensivo nei confronti di altri magistrati". In particolare, nella motivazione della sentenza, si legge nell'atto di incolpazione inviato al Csm, il giudice milanese avrebbe inserito "indebitamente" espressioni "non ispirate a criteri di pertinenza e continenza della decisione e pesantemente critiche nei confronti di colleghi requirenti e giudicanti".