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Morta dopo liposuzione, maxi blitz dei Nas: sequestrati 14 centri di medicina estetica

Prezzi fino a sei volte inferiori e campagne social: così si cade in trappola

di Redazione

Centri estetici abusivi, i controlli dei Nas e i numeri impressionanti

La morte di una donna di 46 anni a Roma, in seguito una liposuzione effettuata in un ambulatorio abusivo, che fa seguito a altri casi analoghi nel giro di poche settimane, hanno fatto scattare un maxi blitz dei carabinieri del Nas d'intesa con Ministero della Sanità, e il quadro emerso è inquietante. Sono stati scoperti 14 centri di medicina estetica carenti dei requisiti, in diverse regioni, e sono stati effettuati 1160 controlli che hanno portato al sequestro di dispositivi medici e farmaci per un valore di 3,5 milioni di euro. Inoltre sono stati accertati 32 illeciti penali, riconducibili all'esercizio abusivo della professione sanitaria, all'attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, a irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci a uso ospedaliero e alla falsificazione di attestati professionali.

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Queste ispezioni non sono certo una novità, ogni anno spuntano come funghi nuovi ambulatori abusivi. La gente si fa attrarre dai prezzi, fino a sei volte inferiori rispetto a quelli delle cliniche regolari, stuzzicati soprattutto dalle campagne che si trovano sui social. Vengono proposti - riporta Il Corriere della Sera - trattamenti con botox in più punti del volto a meno di 200 euro. Appena 100 per le sedute con laser e la somministrazione dell’acido ialuronico. Liposuzione "leggera" a poco più di mille euro.

"Spesso — rivela Emanuele Bartoletti, presidente della Società italiana di medicina estetica — ci troviamo di fronte ai danni causati da pseudo colleghi che hanno appena conseguito la laurea ma nessuna specializzazione. Si autopromuovono sui social e se ci sanno fare come blogger o influencer riescono ad aprire studi anche solo per proporre filler che magari hanno imparato a iniettare in corsi di una settimana". Si stima che gli ambulatori clandestini siano più di cinquemila, senza escludere che possano essere anche molti di più.

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