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Morte Martina Carbonaro, la mamma finisce su Tiktok per sponsorizzare un panino. Scoppia la polemica, lei replica così
Il suo avvocato precisa in una nota che la donna, devastata dal dolore, in quel momento non era lucida
Martina Carbonaro, la mamma finisce su Tiktok per sponsorizzare un panino. Scoppia la polemica
La madre di Martina Carbonaro, la 14enne tragicamente uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci, è finita al centro di una polemica sui social a causa di un video pubblicato su TikTok. Nel filmato si vede la donna accanto a un venditore di hot dog e tiktoker, mentre quest’ultimo prepara il panino preferito di Martina. La madre indossa una maglietta con il volto della figlia, e secondo i sostenitori dell'iniziativa, si tratta di un gesto per ricordarla in un momento felice della sua adolescenza.
Il video ha però diviso l’opinione pubblica. Molti utenti hanno espresso empatia e comprensione, sottolineando come la donna stia vivendo un dolore profondo e stia cercando conforto a modo suo, probabilmente ancora sotto shock. Altri, invece, hanno criticato la scelta, giudicandola inopportuna vista la recente tragedia, pur riconoscendo la sofferenza autentica di una madre che ha perso la propria figlia.
La replica della madre di Martina Carbonaro
Fiorenza, la madre di Martina Carbonaro, la 14 enne uccisa ad Afragola per un no ad un abbraccio, risponde alle critiche sui social. «Mi state giudicando essere fredda. Che non mi importa di mia figlia». Una pioggia di giudizi in rete per un video accanto ad un tiktoker che dedicava alla memoria di Martina il suo hotdog preferito.
Il suo avvocato, Sergio Pisani, precisa in una nota che la donna, devastata dal dolore, in quel momento non era lucida. «Sono sempre stata presente -- aggiunge Fiorenza -- e controllavo la situazione». Nonostante il lutto, continua a ricevere insulti che mettono in dubbio il suo ruolo di madre.
Fiorenza ricostruisce quindi gli ultimi giorni con la figlia: «Ho saputo dello schiaffo solo tre settimane fa. Chiesi a Martina: “Marty, a scuola Ale ti dà fastidio? Dimmelo, così andiamo a parlare con i suoi genitori”. Lei però mi disse di no».
