Cronache
Napoli, furto in banca: muore poliziotto. I colleghi: noi in massa ai funerali
Il giovane agente si trovava alla guida della pattuglia speronata dai ladri. Il questore Alessandro Giuliano: "Siamo vicini alla famiglia"
Pasquale Apicella, l’agente deceduto, aveva 37 anni ed era in servizio a Napoli nel commissariato di Secondigliano. Era intervenuto insieme ai colleghi dopo la segnalazione di un furto in un istituto di credito in via Abate Minichini, Credit Agricole, in cui dei ladri avevano assaltato un bancomat.
L'auto dei delinquenti si era già allontanata dalla banca e aveva imboccato contromano via Calata Capodichino per dileguarsi. Qui ha impattato contro quella della pattuglia che era all'inseguimento. Lo scontro è stato violentissimo e per l'agente scelto, che si trovava alla guida, non c'è stato niente da fare. Due dei ladri sono stati arrestati. Un terzo è fuggito.
Il questore Alessandro Giuliano ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima.
Di Maio: vicinanza a famiglia agente Apicella, ci lascia da eroe
“Il coraggio di svolgere il proprio dovere, sempre, senza alcun timore, senza alcuna esitazione. Sempre con impegno. L’agente scelto Pasquale Apicella ci lascia da eroe, a soli 37 anni, mentre stava tentando di sventare una rapina in banca. Un abbraccio, sentito, alla famiglia”. Così in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Chi tocca le forze dell’ordine, tocca lo Stato. Un pensiero a donne e uomini delle Polizia di Stato che ogni giorno rischiano la propria vita per salvaguardare quella di tutti gli italiani. Auguri di pronta guarigione all'assistente capo della Polizia Salvatore Colucci, rimasto ferito nell’incidente”, conclude Di Maio.
NAPOLI: MOSAP, 'ALTRO CHE DIVIETI, VOGLIAMO ESSERE IN MASSA A FUNERALI, CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE'
"Non vogliamo che la morte del collega Pasquale Apicella, caduto nello svolgimento del proprio dovere, rimanesse solo nei ricordi di cerimonie e medaglie al valore. No, in questo specifico momento, diciamo no: e adesso basta. Per noi poliziotti di qualunque parte d'Italia il collega assassinato a Napoli per sventare un furto era un fratello, un 'parente', per restare al linguaggio del presidente Conte e della sua irrispettosa task force di esperti inconcludenti''. Cosi' il segretario generale del sindacato di Polizia, MOSAP, Fabio Conestà sulla morte dell'agente Pasquale Apicella avvenuta questa notte a Napoli. Conestà e' critico anche verso l'Amministrazione che, in ottemperanza ai Dpcm per l'emergenza Covid19 ''permette solo un esiguo numero di colleghi per gli ultimi saluti a Pasquale, ovvero un funerale con pochissime persone. Noi vogliamo partecipare in massa ai funerali. Altro che divieti. La nostra autocertificazione è la divisa che indossiamo con orgoglio e dolore che sarà bagnata dalle nostre lacrime'. Si assiste -continua Conestà - a provvedimenti che scuotono gli animi dei cittadini, come ad esempio mandare a casa i condannati al 41 bis. Il MOSAP si costituirà parte civile per devolvere alla famiglia quanto stabiliranno i giudici''.