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Cronache
Napoli e il debito, manifestazioni e contromanifestazioni anti-De Magistris

Comuni: "debito ingiusto", sindaco Napoli chiede risarcimento

Chiama all'unita' tutta la citta' contro un debito che "pesera' sulle spalle di tutti" e si dice comunque pronto a portare avanti questa "battaglia giusta" anche da solo, annunciando che la prossima settimana sara' a Roma con l'intento di incontrare il presidente della Repubblica e i gruppi parlamentari, in particolare chi "ha vinto le elezioni". Dal palco di piazza Municipio, davanti a qualche migliaio di persone, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris chiude il primo tempo della partita sul debito.

"Dopo questa giornata - alza il tiro - non e' neanche piu' sufficiente cancellare il debito, ci devono risarcire perche' siamo vittime della stagione del terremoto e dell'emergenza rifiuti. Dovranno pagare anche gli interessi. Non avranno pace quelli che si gireranno dall'altra parte". Il riferimento alle forze politiche che hanno organizzato la contromanifestazione.   "Spiace chi si e' defilato e chi si e' messo contro - spiega - Mi sembra che il Pd sia spaccato e sono convinto che a tanti militanti e dirigenti del partito non piaccia vedere il partito con Forza Nuova, Casapound e Lega".

Quindi lancia la sfida al M5s: " Chi si e' presentato come il nuovo - argomenta - dovra' dimostrare se e' come gli altri o se comincera' a pensare di allearsi con il popolo del Sud e con i bisogni e i diritti del popolo italiano. Ho fiducia che loro si potranno differenziare e iniziare finalmente una leale cooperazione istituzionale". Tra gli applausi della piazza, de Magistris precisa che non chiedera' "leggi speciali per Napoli, ma una legge che valga per tutti i Comuni che hanno subito il debito odioso e i commissariamenti di Stato", e si dice fiducioso nell'aiuto di Mattarella, che " e' stato sempre attento sulle questioni di Napoli e per il quale portiamo rispetto come garante dell'unita' nazionale".

Comuni: 'debito ingiusto', in centinaia contro de Magistris

Tutti uniti contro de Magistris, ma divisi al proprio interno e con sfumature diverse sulle azioni da mettere in campo per contrastare l'azione del sindaco di Napoli. Si presenta cosi' la piazza della contromanifestazione sulle questioni del debito del Comune. Un migliaio di persone, piu' di quelle che sono in piazza con il primo cittadino, ha aderito all'iniziativa lanciata da una quarantina tra associazioni e comitati civici, che dal primo momento hanno chiesto di tenere fuori i simboli di partito. Intorno a questo appello si sono riuniti esponenti del Pd, Forza Italia e Lega, che hanno scelto di non salire sul palco. I Dem, rappresentati dalla segretaria regionale, dal segretario e dal presidente provinciale, dalla senatrice Valeria Valente e dal deputato Paolo Siani, hanno confermato la propria opposizione alla gestione de Magistris, prima di lasciare la piazza all'arrivo dei militanti di Casapound. Si e' visto anche il capogruppo in Consiglio comunale Federico Arienzo, critico con il suo partito nei giorni scorsi, che poi ha incrociato il sindaco nei pressi di palazzo San Giacono e ha scambiato due battute con lui. Il portavoce delle associazioni unite 'Verita' per Napoli'. Gaetano Brancaccio, sottolinea che "il debito ingiusto non esiste, questa amministrazione lo ha triplicato ed e' paradossale che un ex magistrato promuova una manifestazione di piazza contro una sentenza della Corte dei conti". Con lui in piazza pochi esponenti di Forza Italia e della Lega, mentre Fratelli d'Italia ha allestito un sit-in nei pressi della metropolitana di via Toledo. Un'ennesima manifestazione si e' svolta davanti al palazzo della Corte dei conti in via Piedigrotta, dove il movimento Sud Protagonista ha espresso solidarieta' ai giudici della magistratura contabile per gli attacchi ricevuti in queste settimane da de Magistris.

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