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Cronache
Palamara, Pignatone: in hotel hai dormito con una che non è tua moglie...

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': SU AFFARITALIANI.IT GLI ESTRATTI DEL PRIMO CAPITOLO

"Vuole sapere qual era stata, prima dell’Hotel Champagne, l’ultima cena privata cui Lotti aveva partecipato per una nomina eccellente? Quella per eleggere l’attuale vicepresidente del Csm, David Ermini, colui che, per intenderci, ha sovrinteso alla mia radiazione", inizia così il libro-intervista Il sistema, del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti e l’ex membro del Csm Luca Palamara, sta mettendo apprensione a molte persone fra il mondo della politica e della magistratura. Affaritaliani.it è in grado di pubblicare alcuni estratti. “È semplicemente la versione che emerge da documenti, chat testimonianze e da un vissuto mio diretto. Non penso che il ricorso alla querela possa far venire meno quello che ho voluto raccontare", ha sottolineato l’ex magistrato rispondendo a chi gli ha fatto notare le querele annunciate dopo la pubblicazione del libro, in queste ultime ore.

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': "DIETRO OGNI NOMINA C'E' UN PATTO"

"La verità è che dietro ogni nomina c’è un patteggiamento che coinvolge le correnti della magistratura, i membri laici del Csm e, direttamente o indirettamente, i loro referenti politici, e ciò è ampiamente documentabile", afferma l'ex membro del Csm.

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': LA SCHEDA

 

scheda libro
 

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': "IL MODELLO FIRENZE"

Palamara racconta la scelta del presidente del tribunale di Firenze del 2015. "Tre sono i candidati, o meglio le candidate, una per corrente: Antonietta Fiorillo per Magistratura indipendente, Marilena Rizzo per Unicost, Giuliana Civinini per Magistratura democratica. Parlo con Ferri e con Giuseppe Fanfani, nipote di tanto zio, ex sindaco di Arezzo, deputato Pd e membro laico del Csm in quota renziana, e parte il ribaltone. Invece della Civinini, come tutti si aspettavano, il 3 novembre 2015, al plenum del Csm, per la prima volta noi di Unicost e Magistratura indipendente votiamo insieme contro la candidata della sinistra: Marilena Rizzo viene nominata presidente con 14 voti contro i 10 della Civinini. Da quel momento cambia la musica, capisco che c’è un nuovo blocco in grado di tagliare fuori all’interno della magistratura la sinistra giudiziaria legata al vecchio Pd, quella, per intenderci, che nel campo delle inchieste stava alle calcagna di Renzi. È un accordo veramente politico, per ora su una nomina marginale, ma reggerà per più di quattro anni".

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': "IL COLPO DELLA VITA"

Poi arriva quello che Palamara definisce "il colpo della vita", e quindi replicare "il modello Firenze" per "conquistare il vertice della magistratura italiana". Siamo nel 2017, in ballo c'è l'elezione del nuovo procuratore generale e del primo presidente della Cassazione, "fondamentali -  nota Palamara - non solo per il destino delle vicende processuali ma anche perché siedono di diritto nel plenum del Csm, dove si decide tutto, dalle nomine alle sanzioni.

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': ASSALTO ALLA CASSAZIONE E AL CSM

Palamara lo considera "un azzardo", perché nel frattempo "è iniziata la parabola discendente di Renzi", che dopo la sconfitta nel referendum costituzionale del dicembre 2016 non è più presidente del Consiglio. "Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, area Magistratura democratica, ha un nome in testa ma non ha i voti necessari. Il nome è quello di Giovanni Salvi. Per blandirmi, Legnini mi propone di presiedere la commissione, la quinta, che dovrà decidere su quella nomina. Io sto al gioco, accetto e in giugno – ce n’è traccia sul mio cellulare – vedo Giovanni Salvi", spiega.

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': "I DUE FUOCHI"

Palamara si trova "tra due fuochi", fra Salvi e Fuzio, "Privilegiare il merito o l’appartenenza?", si chiede Palamara. "Supero i dubbi e decido di puntare su Fuzio". "Sono in difficoltà - racconta l'ex magistrato - è la partita più delicata della mia vita. Per raggiungere l’obiettivo devo rompere sia con Legnini, avversario ma compagno di strada di una vita, sia con la regina del salotto del Csm Paola Balducci". Stefano Erbani, consigliere giuridico di Mattarella, "è preoccupato", svela l'ex membro del Csm. "Ci incontriamo al Quirinale insieme a Legnini, mi avvertono che una svolta come quella che ho in testa sarebbe pericolosa per tutti. Per di più c’è contemporaneamente in gioco la nomina del primo presidente della Cassazione, e anche lì, per rafforzare la candidatura di Fuzio, decido di puntare su Giovanni Mammone di Magistratura indipendente". "Non è mai accaduto, mi dicono, che alla corrente di Area non venga assegnata almeno una delle due". "Vuole la doppietta", osserva Sallusti. "Esatto", replica Palamara.

Sallusti Palamara Il sistema 300
 

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': PASSANO FUZIO E MAMMONE

"Quindi in quel momento parlo - racconta ancora Palamara - all’insaputa di tutti, anche con Fanfani, il referente politico dei renziani nel Csm: 'Che facciamo, andiamo su Fuzio?'. Lui non ha dubbi: 'A questo punto', mi dice 'non possiamo più fermarci, spingi sull’acceleratore, vedrai che reggiamo, su Fuzio e anche su Mammone'. La sera prima della votazione, mi chiama Legnini: 'Domani devo andare da Mattarella, ti prego solo di una cosa, di non farmi fare una figuraccia con il presidente. Io devo sapere come finirà, comunque vada'. Metto in campo tutto il cinismo di cui sono capace, e per non creare allarmi gli faccio credere di avere in tasca solo due voti su sei, quindi può stare tranquillo. È il 14 dicembre 2017, finisce con quattro voti a Fuzio, uno a Salvi e un astenuto. Fuzio è il nuovo procuratore generale della Cassazione, Mammone il primo presidente. "Pensa di aver firmato quel giorno la sua condanna a morte?", chiede ancora Sallusti. "Penso di sì, e la sentenza mi arriva la sera stessa", risponde Palamara.

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': IL COLLOQUIO CON PIGNATONE

"Vado a trovare il procuratore capo Giuseppe Pignatone - dice Palamara - che viveva, per motivi di sicurezza, in un triste bilocale dentro una caserma dei Carabinieri. Pignatone aveva seguito tutta la vicenda e sapeva nei dettagli quello che avevo fatto e con chi l’avevo fatto. Mi accoglie con una confidenza inconsueta, ricordo perfettamente le sue parole: 'Complimenti, hai fatto una cosa epocale'. Parliamo per oltre un’ora e, al momento del congedo, fa due cose che non aveva mai fatto in tanti anni di frequentazione assidua: mi guarda diritto negli occhi come solo un siciliano sa fare e mi abbraccia. Io esco sul pianerottolo per chiamare l’ascensore, lui sulla porta mi dice: "Scusa Luca, dimenticavo, ti devo dire una cosa: con la Guardia di Finanza abbiamo fatto degli accertamenti su un albergo e risulta che una notte tu hai dormito lì con una donna che non è tua moglie". Io resto impietrito qualche secondo, poi mi viene un: "Scusa? Grazie che me lo dici, ma arriviamo a questo, a con chi dormo?".

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': "SONO FINITO"

In questo modo Palamara, descrive già nel primo capitolo, uno dei temi più delicati, "E lui, (Pignatone ndr) come ho già dichiarato durante il mio interrogatorio a Perugia, mi risponde così: 'No, è che stiamo indagando sul tuo amico Fabrizio Centofanti  e c’è il sospetto che lui abbia sostenuto le tue spese'. E io: 'Ma che dici, pensi che abbia bisogno di qualcuno che mi paghi una stanza d’albergo? Sono in grado di giustificare ogni mia spesa, lui mi ha garantito solo riservatezza'. Lo vedo imbarazzato: 'No, certo che no. Ma è una situazione delicata, vedremo, vedremo… Ne parleremo con calma". Entro in ascensore, le porte si chiudono. Il primo pensiero – io amo la sintesi – è semplice: 'Sono finito'. Ci sono tutti gli elementi dell’imboscata fatale: il magistrato, l’amante, l’imprenditore famoso che finisce nei guai. Nel giorno del mio massimo successo, il 'Sistema', con la faccia gentile di Pignatone, mi annuncia che sono arrivato al capolinea":

PALAMARA, LIBRO-INTERVISTA DI SALLUSTI 'IL SISTEMA': LA FAMIGLIA E LA DONNA DELL'HOTEL

"E lei cosa fa?", chiede ancora Sallusti. "Non ci crederà - risponde Palamara - ma in quel momento mi preoccupo solo di una cosa. Io ho moglie e figli, mi chiedo come e quando questa vicenda sarà pubblica e che impatto avrà sulla mia famiglia. Il giorno dopo chiamo la donna che era con me quella sera in hotel e la cui privacy volevo ugualmente tutelare a ogni costo, mangiamo una pizza insieme e le dico: "Mi spiace, è finita". E lei: "Ma perché, cosa ho fatto di male?". La gelo: "Non è finita per te o per noi, è finita per me".

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