La seconda sezione del tribunale di Palermo ha assolto dall'accusa di violenza sessuale un giovane di 21 anni, Domenico Guddo, ai domiciliari da più di un anno: con altri due coetanei (giudicati e condannati in abbreviato) era stato accusato di avere abusato di un'amica minorenne, ricattata con foto e video hard. I difensori dell'imputato, gli avvocati Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici, hanno scelto l'ordinario e hanno dimostrato al collegio presieduto da Roberto Murgia che Guddo credeva che si trattasse di un rapporto consenziente: il giovane cioè non avrebbe saputo che la ragazza aveva accettato di fare sesso con lui solo per via della minaccia di diffondere le immagini compromettenti. Nei confronti di Guddo il pm Sergio Mistritta, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, aveva chiesto la condanna a 9 anni.Il ricatto nei confronti della minorenne sarebbe stato posto in essere da Davide La Guardia e Andrea Ferranti, pure loro ai domiciliari e condannati rispettivamente - negli scorsi mesi - a 2 anni e mezzo e a 2 anni e 3 mesi dal Gup, con gli sconti di un terzo previsti per il rito alternativo. L'episodio risale al 30 novembre 2018, quando i tre imputati erano appena divenuti maggiorenni, e venne alla luce perché la vittima, dopo avere subito gli abusi, si confidò con un'insegnante dell'istituto superiore che frequentava. La docente la convinse a sporgere denuncia e lei indicò La Guardia, Ferranti e Guddo, ritenendo tutti e tre partecipi del medesimo disegno. In realtà a minacciarla della diffusione dei video sarebbe stato La Guardia, d'accordo con Ferranti. Guddo sarebbe sopraggiunto in un momento successivo: i quattro già altre volte avevano avuto rapporti consenzienti. I giovani giudicati colpevoli in abbreviato hanno fatto appello: li assistono gli avvocati Giovanni Di Benedetto, Gianfranco Viola e Nino Zanghì.
Cronache
Commenti