Papa-grande distribuzione, polemica sul lavoro domenicale

"La domenica non posso stare insieme ai miei genitori perché lavorano sempre". Cominciava così la lettera di un bimbo di Venezia indirizzata a Papa Francesco. Il Pontefice ha telefonato a lui e alla sua famiglia. Mamma e papà sono dipendenti di grandi centri commerciali. La chiamata di Bergoglio ha scatenato la reazione dei colossi della grande distribuzione: "Le aperture domenicali fanno fatturato e salvano migliaia di posti di lavoro".
Paul Klotz, ad di Aspiag, concessionaria del marchio Despar nel Nordest, ha dichiarato al Corriere del Veneto: "Se davvero questa coppia deve stare in negozio tutte le domeniche, venga in Aspiag, la assumiamo— dice Klotz —. Noi abbiamo trovato un giusto compromesso turnando il personale, prendendo studenti per il fine settimana e tenendo le serrande alzate non in tutti i punti vendita, così ogni dipendente copre una o due domeniche al mese. A me piace questo Papa, mi piace quello che dice, ma soprattutto in tempi di crisi il lavoro è cosa sana e bisogna preservarla. Anche lavorando nei festivi. La domenica è diventata il giorno per lo shopping più importante dopo il sabato e chi aveva annunciato di voler rispettare il riposo ha fatto dietrofront. Certo, può essere stressante per le famiglie, ma lo sarebbe molto di più se entrambi i coniugi fossero disoccupati".