Paul Haggis non carnefice ma vittima di raggiro a scopo speculativo - Affaritaliani.it

News

Paul Haggis non carnefice ma vittima di raggiro a scopo speculativo

Il tribunale di Brindisi ha riconosciuto l’innocenza del premio Oscar

di redazione

Haggis ha commentato: "È stato per me veramente molto, molto difficile, perché le false accuse sono qualcosa di durissimo da sopportare e digerire"
 

A tre anni di distanza da un arresto che aveva fatto il giro del mondo, il tribunale di Brindisi ha riconosciuto l’innocenza del premio Oscar, Paul Haggis, che nel frattempo ha perso tutto, una carriera stroncata per lo sceneggiatore di 007 «Casino Royale» e «007 Quantum of Solace» accusato a suo tempo di violenza sessuale aggravata nei confronti di una giovane.

La notizia è rimbalzata nelle ultime ore dalla Puglia. A Bari hanno preso la parola l’avvocato che ha fin da subito creduto alla sua innocenza, Michele Laforgia (Polis Avvocati), seguito dal collega Daniele Romeo in una conferenza stampa organizzata dalla società specializzata in vicende mediatico giudiziarie, The Skill, e per l’occasione coordinata dal Ceo, Andrea Camaiora, esperto che ricorre in altri casi di rilievo nazionale e internazionale. 

Haggis ha così amaramente commentato: «È stato per me veramente molto, molto difficile, perché le false accuse sono qualcosa di durissimo da sopportare e digerire: non soltanto per me, ma anche per i miei cari, le persone che mi volevano bene, a partire dai miei figli e mia sorella. Il supporto della mia famiglia è stato fondamentale. Ho deciso di rimanere in Italia in questi anni per recuperare la mia dignità, anche professionale. Ho trovato il supporto dei miei legali, che sono riusciti a far emergere la verità e ringrazio per questo l’avvocato Michele Laforgia, che con i suoi collaboratori fin da subito hanno creduto in me e nelle mie ragioni. Il mio sentimento è di riconoscenza assoluta, nonostante tre anni davvero difficili». 

Nella stessa sede, Laforgia e Romeo avevano sottolineato il taglio netto del provvedimento di archiviazione delle accuse nei confronti del premio Oscar e ricordato come in questo caso il giudice abbia dato motivatamente atto delle ragioni per cui Haggis si deve ritenere completamente innocente.

Ma c’è di più, e si legge chiaramente nel provvedimento di archiviazione delle accuse nei confronti di Haggis, che aveva patito anche 14 giorni di arresti domiciliari, oltre a una tempesta mediatica di portata globale. Secondo la gip, infatti, «vi sono elementi che insinuano il dubbio che la donna abbia agito per scopi speculativi», «giacché la prospettiva è di ottenere una ‘vincita ingente’». Il magistrato brindisino sottolinea inoltre: «l’espressione usata per ‘vincita’ è proprio il termine inglese ‘payout’ che non contiene alcuna accezione di vittoria morale, ma attiene esclusivamente a un introito economico».

Leggi anche/ Xi Jinping vola da Putin, Cina e Russia sempre più unite: "Sfidiamo il bullismo degli Stati Uniti" - Affaritaliani.it