La linea di tendenza del tempo per i prossimi 7-10 giorni: prima freddo, poi più mite
Per almeno una settimana, possiamo dire che vivremo... di rendita. Perché dopo che l'atmosfera ha costruito un impianto sinottico tale da far affluire sul Nord Italia un nucleo di aria artico-continentale, adesso nei prossimi giorni farà in modo di isolarlo sul nostro bacino del Mediterraneo, dove comunque giorno dopo giorno la sua azione andrà lentamente esaurendosi perché non riceverà più nuovi impulsi gelidi dalle latitudini settentrionali. Siamo adesso appena all'inizio di questa fase che deve ancora entrare nel massimo delle proprie potenzialità perturbate: lo farà entro le prossime 48-72 ore, per poi dare inizio ad un lento e graduale miglioramento che passerà attraverso condizioni di tempo instabile prima e variabile in un successivo momento.

Ma vediamo la linea di tendenza per i prossimi giorni, in base agli ultimi aggiornamenti dei modelli in uso presso il Centro www.meteogiuliacci.it
Tra domani e lunedì 25 l'Italia sarà sotto l'influenza della circolazione di aria fredda che è iniziata ad affluire nella giornata di ieri, portando la neve al Nord. In particolare, tra la prossima notte e domenica quasi tutte le regioni italiane saranno attraversate dal passaggio di una intensa perturbazione atlantica che porterà di nuovo la neve su una buona parte del Nord tra sabato e domenica e piogge anche a tratti intense al Centro-Sud, con possibili temporali lungo il versante tirrenico. La circolazione di aria fredda insisterà fino a metà della prossima settimana (vedi figura), condizionando il tempo di quasi tutte le regioni: ci aspettiamo ancora variabilità associata a precipitazioni sparse probabili quasi ovunque.
Nella seconda metà della prossima settimana, tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, con lo spostamento del vortice di bassa pressione verso la Spagna l'Italia sarà raggiunta da correnti più tiepide che chiuderanno quindi questa fase fredda, dalle caratteristiche prettamente invernali sul Nord Italia: potrebbe essere questo l'inizio di un periodo più mite, caratterizzato da un generale aumento delle temperature su tutta la penisola, che però non è ancora certo: nonostante infatti i modelli di previsione siano in genere orientati verso un tipo di tempo più di stampo primaverile, ci sono ancora delle grosse incertezze che ci invitano alla prudenza. Avremo modo di approfondire nei prossimi interventi.