Cronache
“Processate i Renzi:3 coop in bancarotta".L'accusa chiede il rinvio a giudizio

Il prossimo 9 giugno Tiziano Renzi e Laura Bovoli si troveranno ad affrontare una nuova udienza preliminare. Il pm fiorentino Luca Turco - si legge su Il Fatto Quotidiano - ha infatti depositato, nei confronti dei genitori dell’ex premier e di altre 16 persone, la richiesta di rinvio a giudizio nell’am bi to d el l ’inchiesta con al centro tre cooperative: la Delivery Service Italia, la Europe Service e la Marmodiv. L’udienza preliminare è stata fissata e tra quattro mesi sarà il gip Silvia Romeo a decidere se mandare tutti a processo oppure archiviare. L’indagine di cui si parla è quella che a febbraio del 2019 portò i genitori del leader di Italia Viva ai domiciliari, misura revocata dopo 18 giorni.
Partiamo dunque dalla Delivery Service Italia, cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli, accusati di bancarotta fraudolenta, per il pm Turco, sono stati amministratori di fatto fino a giugno 2010. In questo caso secondo le accuse i due, con altri – tra cui Roberto Bargilli, l’autista del camper di Matteo Renzi per le primarie del 2012 e in passato nel Cda della cooperativa – avrebbero cagionato “il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita n e l l’aver omesso sistematica mente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto”. Per quanto riguarda la Europe Service, fallita ad aprile 2018, invece i Renzi – “amministratori di fatto fino a dicembre 2012” – sono accusati con altri di aver sottratto “con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili”. C’è poi il caso della Marmodiv, cooperativa fallita più di recente, ossia ad aprile dello scorso anno. La bancarotta fraudolenta in questo caso viene contestata oltre che a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, anche a Giuseppe Mincuzzi “pre - sidente del cda fino al marzo 2018” e a Daniele Goglio “ammi - nistratore di fatto fino a marzo 2018” della Marmodiv. Per il pm, i quattro “concorrevano a cagionare il dissesto della società esponendo, al fine di conseguire un ingiusto profitto, nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 (...) n el l ’attivo patrimoniale, crediti per ‘fatture da emettere’ e non rispondenti al vero per un importo superiore a 370 mila euro, così iscrivendo a conto economico maggiori ricavi ed evitando di evidenziare una perdita d’esercizio”. Così, continua il capo di imputazione, “Renzi, Bovoli e Mincuzzi erano in grado di ‘cede - re’ a Goglio la cooperativa ormai fortemente indebitata”.
Per la Marmodiv i Renzi, con altre sei persone, sono accusati anche di aver emesso alcune fatture “per operazioni... in parte inesistenti” “al fine di consentire alla Eventi 6 l’evasione delle imposte sui redditi”. La Eventi 6 (di cui erano socie la mamma e le sorelle di Renzi, estranee all’inda - gine fiorentina), si occupava della distribuzione di volantini e giornali. A giugno quindi si saprà se ci sarà un rinvio a giudizio o l’ar - chiviazione. I NTA NTO per il solo Tiziano Renzi si attende la decisione di un altro gip, Gaspare Sturzo del Tribunale di Roma, nell’ambito di un’inchiesta diversa. Si tratta de ll’indagine Consip: all’inizio Renzi Sr. era accusato di traffico di influenze insieme a Carlo Russo. Poi però i pm hanno chiesto per il padre dell’ex premier l’archiviazione e accusato Russo di millantato credito: sono convinti che Russo faceva accordi con l’imprenditore Romeo, offrendo in cambio influenze sui vertici Consip, millantando all’insaputa di Tiziano Renzi.