Processo civile, il governo incassa la fiducia
Il Senato ha votato la fiducia sul decreto legge di riforma del processo civile. I sì sono stati 161 contro 51 no, la prossima parola spetta alla Camera. Al voto non ha partecipato il gruppo di Forza Italia perché, hanno spiegato il capogruppo Paolo Romani e la vicecapoguppo vicaria Anna Maria Bernini, avrebbe significato "rendersi complice di un pasticcio giuridico, di merito e di metodo, che riverserà sugli italiani delle gravi conseguenze".
Per FI il provvedimento è "inaccettabile e irricevibile", e la critica mossa al governo è sul fatto che "interviene per decreto su temi tanto delicati quanto spinosi come il diritto di famiglia". Non solo. Esautora anche "il Parlamento delle proprie prerogative costituzionali imponendo a colpi di fiducia, quella di oggi è la 24esima, maxiemendamenti depositati solo a poche ore dal voto dell'Assemblea". Soddisfatto il ministro della Giustizia Andrea Orlando. "Grazie a senatori maggioranza x fiducia dl civile. Primo passo riforma per giustizia più veloce ed efficace. #opensenato", ha scritto in un tweet dopo il via libera.