Procura di Palermo, Lo Forte fu bloccato dal Colle. Sfida Lari-Lo Voi
Tre voti per Guido Lo Forte, uno a testa per Sergio Lari e Franco Lo Voi. Sembra fatta, il procuratore di Messina, ex braccio destro di Caselli e accusa nel processo Andreotti sembra vicino a ottenere il ruolo di procuratore capo di Palermo. Ma Napolitano blocca tutto con una lettera al Csm. Era il 30 luglio. Ora col nuovo Csm in vantaggio c'è Lari della corrente di sinistra dell'Anm ma la questione si intreccia con la vicenda di Bruti Liberati a Milano. E allora sale Lo Voi, nell'ennesima battaglia per la "procura dei veleni"...

LO FORTE STOPPATO - La partita era cominciata prima dell'estate, dopo la pensione di Messineo. E in pole position sembrava esserci Guido Lo Forte, procuratore capo di Messina sostenuto da Unicost. L'ex braccio destro di Giancarlo Caselli aveva totalizzato tre voti dalla commissione incarichi direttivi del Csm. Un voto a testa era andato invece al procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari (sostenuto da Area, la sinistra dell’Anm) e al magistrato di Eurojust Franco Lo Voi (Magistratura Indipendente). Ma la nomina, che sembrava vicina, era stata stoppata direttamente dal Quirinale. Il capo dello Stato ha chiesto ai consiglieri di eleggere “in via prioritaria” i procuratori degli uffici giudiziari rimasti da più tempo senza titolare, di fatto rinviando la questione di Palermo, che però era anche la più delicata vista l'importanza e la difficoltà dell'ufficio.

LA PARTITA RIPRENDE - Dopo i mesi ad interim di Leonardo Agueci ecco che può ripartire la corsa. Si è ricominciato tutto da capo con l'audizione dei candidati. L'accordo non c'è ma ora col nuovo Csm pare che la situazione si sia ribaltata. In vantaggio ci sarebbe infatti Sergio Lari, ma tra lui e la nomina c'è in mezzo Bruti Liberati. Ebbene sì, perché appare difficile che Area riesca a ottenere insieme il posto di vertice dell'ufficio palermitano e difendere quello di Bruti Liberati a Milano. Lari porterebbe di certo novità in seno all'ufficio e probabilmente anche sul processo sulla trattativa Stato-mafia, visto che più volte da Caltanissetta ha paventato perplessità sull'operato dei pm di Palermo, in particolare per quanto riguarda la valutazione di Massimo Ciancimino, testimone principale del processo in corso presso la Corte d'Assise palermitana e che ha visto anche l'audizione di Giorgio Napolitano al Colle. Salgono allora anche le quotazioni di Lo Voi che potrebbe essere sostenuto in primo luogo dai laici di centrodestra. Non resta, come sempre, che aspettare...
