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Cronache
Ragazza fatta a pezzi: mannaia sporca di sangue in casa nigeriano
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Ragazza fatta a pezzi:mannaia sporca di sangue in casa nigeriano - Omicidio Pamela Mastropietro le indagini

Una mannaia ed alcuni coltelli sporchi di sangue che potrebbero essere stati usati per infierire sul cadavere di Pamela Mastropietro, sarebbero stati rinvenuti dagli inquirenti nell'appartamento di via Spalato 124 a Macerata, dove abitava il nigeriano accusato dell'omicidio della 18enne di origini romane. E' quanto si apprende da fonti locali, anche se al momento non vi sono conferme ufficiali di questa importante novita'. Il nigeriano Innocent Oghusole, che deve rispondere di omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere, si trova recluso nel carcere di Montacuto, ad Ancona. E' in attesa di convalida degli arresti.

Ragazza fatta a pezzi, dubbi sulle cause della morte - Omicidio Pamela Mastropietro le indagini

Restano ancora forti dubbi sulle cause della morte di Pamela Mastropietro, la 18enne trovata uccisa e fatta a pezzi mercoledi' scorso a Pollena, vicino Macerata. La prima autopsia sul corpo della ragazza non ha chiarito le modalita' del decesso, avvenuto secondo i carabinieri nella casa di Via Spalato 124 a Macerata, dove viveva il nigeriano 29enne Innocent Oghusole, arrestato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Secondo quanto appreso dagli investigatori non si esclude che la 18enne di origini romane possa essere morta per overdose di stupefacenti, prima di essere smembrata. Ma tutti gli accertamenti fino ad ora effettuati non hanno portato gli inquirenti certezze. Cosi' come - se l'autore del macabro smembramento del cadavere di Pamela fosse stato effettivamente e solamente lo spacciatore nigeriano che l'avrebbe attirata in casa nel pomeriggio di martedi 30 gennaio - non sono state trovate dagli investigatori le armi e gli strumenti usati per ucciderla. Nell'abitazione di via Spalato sono state rinvenute tracce di sangue e i vestiti della ragazza, ma poco altro. Il nigeriano accusato dell'assassinio si e' sempre detto innocente. Intanto per lui arriva un altro capo di imputazione, quello di vilipendio di cadavere. La convalida del suo arresto slitta a domani. I carabinieri del Ris proseguono nella loro opera di setacciamento dell'appartamento maceratese dove Oghusole viveva, alla ricerca di altre prove e elementi utili per arrivare alla verita

Ragazza fatta a pezzi: nigeriano aveva permesso soggiorno scaduto Macerata - Omicidio Pamela Mastropietro le indagini

Il nigeriano accusato dell omicidio della 18enne Pamela Mastropietro aveva il permesso di soggiorno scaduto dalla primavera del 2017. Lo riferisce il colonello Michele Roberti, comandante dei carabinieri di Macerata. Spacciatore con precedenti penali, Innocent Oghusole ha una figlia e faceva uso regolare dell' appartamento di via Spalato a Macerata dove la 18enne sarebbe morta e poi fatta a pezzi. Ora il nigeriano e' in attesa della convalida del fermo. Sarebbe accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Al momento non risultano altri indagati. Secondo il comandante dei carabinieri il ritrovamento dei vestiti della giovane Pamela nella casa di via Spalato rappresenta un chiaro indizio delle responsabilita' del nigeriano nella vicenda.

Ragazza fatta a pezzi: la madre, a carnefici farei le stesse cose

"Da madre lo penso, se me lo permette. Non voglio la pena di morte, ma se lo lasciassero a me per quello che hanno fatto a mia figlia farei la stessa identica cosa che hanno fatto a lei. Mi riferisco ai carnefici". Lo ha detto Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, la ragazza 18enne di Roma uccisa e fatta a pezzi a Macerata, parlando al telefono al programma 'La Zanzara' su Radio 24. La donna, dopo essere stata all'obitorio per il riconoscimento del cadavere aveva scritto su Facebook "spero e prego che giustizia sia fatta. Quello che le hanno fatto e' indescrivibile e cosi' crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte!..ti amo. Tua mamma", parole seguite dal simbolo del cuore ripetuto tre volte. In precedenza sempre su Facebook aveva scritto che confermava che quei resti appartenevano alla figlia, aggiungendo "ciao amore mio". Prima ancora c'erano i suoi appelli lanciati lunedi' sera dopo che la figlia si era allontanata dalla comunita' di recupero 'Pars' di Corridonia, sempre nel Maceratese. Oggi pomeriggio in collegamento con 'La Zanzara' ha inoltre detto che "in televisione stiamo sentendo cose travisate sulla vita di mia figlia. Racconteremo piu' avanti delle cose su quello che ha passato. Comunque conto che ci sia giustizia, spero che venga fatta giustizia. Succede che alcune persone che commettono delitti vengono messe fuori dopo pochi giorni. Perche' magari sono extracomunitari. In alcune zone di Roma le forze dell'ordine sanno benissimo chi sono gli spacciatori pero' non possono fare nulla perche' magari hanno le mani legate. Le forze dell'ordine devono avere piu' poteri contro gli spacciatori". Ed ha aggiunto: . "Morire cosi' non e' giusto per nessuno. Per nessuno. La politica? Facessero qualcosa, facessero qualcosa per fermare questo scempio. I politici facessero leggi o qualcosa per fermare questo scempio. Non c'e' solo mia figlia che e' caduta nella droga, o nella dipendenza da alcol o altre cose. Ci sono migliaia di ragazzi e ragazzini. Non ci sono le leggi che aiutano questi ragazzi e i familiari". Stasera, intanto, bella capitale a piazza Re di Roma, non distante dall'abitazione di Pamela, ci sara' una fiaccolata per ricordare la giovane trucidata.

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