Rai, caccia ai Lupin dei De Chirico e Guttuso. Originali sostituiti con copie
In Rai è partita la caccia a Lupin. Non una, non due ma ben tre sparizione analoghe. Ormai non è più una casualità. Qualcuno sostituisce quadri d'autore dalle pareti con dei falsi e probabilmente li rivende al mercato nero delle opere d'arte. Il primo episodio - si legge sul Messaggero - riguardava un'opera di notevole valore economico: un dipinto del celebre pittore Ottone Rosai, artista fiorentino del Novecento, che qualcuno aveva sottratto dalla sede di Viale Mazzini e rimpiazzato con una copia perfetta. Quel qualcuno era un dipendente della televisione pubblica che aveva messo a segno il colpo negli anni Settanta. Sempre nello stesso periodo lo aveva venduto a 25 milioni di lire. Un furto datato nel tempo, quindi prescritto, che gli ha permesso di farla franca.
La scoperta dell'identità del primo furbastro però, - prosegue il Messaggero - più che tranquillizzare gli inquirenti, li ha ulteriormente insospettiti. Gli investigatori si sono chiesti se il caso del dipendente infedele che aveva rubato, sostituito e rivenduto il quadro fosse stato un episodio isolato oppure anche altri colleghi, per arrotondare lo stipendio, si fossero dedicati alla stessa audace pratica. E a quanto pare è avvenuto proprio così. Adesso, infatti, anche Striscia La Notizia, il telegiornale satirico, ha scoperto altri due casi: Vita nei Campi di Giorgio de Chirico e La Domenica della buona gente, di Renato Guttuso. Entrambi spariti dalle pareti della sede di viale Mazzini e sostituiti con due falsi.
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