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Resinovich, Sterpin ai pm parla di un farmacista: "A volte l'amicizia fa qualche balzo..."
L'amante della vittima rimescola le carte e insiste sulla crisi tra Lilly e Visintin

Resinovich, Sterpin cita un "terzo uomo". Ma poi precisa: "Era una storia vecchia..."
Sulla morte di Liliana Resinovich, la donna trovata senza vita in un bosco di Trieste nel gennaio del 2022, emergono nuovi elementi che potrebbero riscrivere la storia di questa vicenda che per gli inquirenti è sempre più probabile che si tratti di "omicidio". A scombinare un po' le carte ci ha pensato l'amante di Lilly, quel Claudio Sterpin che fin da subito ha escluso il suicidio in questa intricata vicenda. Sterpin ha raccontato di essere stato interrogato dagli investigatori sui possibili legami sentimentali della donna. Alla domanda se fosse a conoscenza di altre frequentazioni, l’uomo ha spiegato di aver risposto che "l’unica storia che lei ha avuto è stata con un farmacista", specificando che si trattava di una relazione risalente a "più di vent’anni fa".
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Nella sua ricostruzione, ha sottolineato che quella relazione, pur essendo stata "una cosa seria… obiettivamente", non gli era mai parsa così importante da avere conseguenze nel presente. Riguardo alla natura di queste confidenze, Sterpin ha svelato che "mi raccontava le sue storielle, certo", ma ha chiarito che non gli risultava che quelle relazioni fossero recenti. Piuttosto, le confidenze di Liliana vertevano anche su difficoltà legate al matrimonio: "Prima vecchie, ma poi lamentava anche durante il matrimonio. Se una persona ti racconta qualcosa di negativo significa che si lamenta. Non considero - ha concluso Sterpin davanti ai pm - che la storia col farmacista abbia potuto somigliare a quella con me. Io e lei non ci siamo più persi di vista per più di 40 anni".