Rifiuti: operazione Gdf "mazzetta sicula", nove misure cautelari
Associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata, rivelazione di segreto d'ufficio e concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Questi i reati contestati a vario titolo ai nove destinatari di misura cautelare dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione "mazzetta sicula" che vede coinvolta la Sicula Trasporti, colosso del settore rifiuti della famiglia Leonardi. Il principale indagato è proprio un membro della famiglia Leonardi, Antonino Leonardi, detto Antonello, amministratore di fatto della Gesac e della Sicula Trasporti Srl, arrestato e ristretto in carcere. Ai domiciliari Salvatore Leonardi, fratello di Antonino, socio del colosso dei rifiuti. Disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di Pietro Francesco Nicotra, responsabile dell'impianto di compostaggio di Grotte San Giorgio, nel quale finivano rifiuti poi conferiti illecitamente in discarica e di Francesco Zappalà, responsabile dell'impianto di trattamento meccanico biologico. Destinatari della misura dell'obbligo di dimora anche i fratelli Francesco e Nicola Guercio, amministratori della Edile Sud Srl, ai domiciliari Vincenzo Liuzzo, dirigente dell'Arpa, Salvatore Pecora, dipendente del libero consorzio comunale di Siracusa. In carcere Filadelfo Amarindo detto Delfo, dipendente della Sicula Trasporti accusato di concorso esterno all'associazione mafiosa Nardo, affiliata a Cosa nostra e storicamente guidata dal boss Sebastiano Nardo.
Conduzione illecita della discarica di Lentini e pressioni da esponenti del clan Nardo
La Procura di Catania contesta "l'illecita conduzione della discarica di Lentini, la più estesa della Sicilia, gestita dalla società commerciale Sicula Trasporti nonché afferiscono alle 'pressioni' esercitate da esponenti del clan mafioso Nardo finalizzate ad ottenere l'affidamento di un chiosco-bar presente all'interno dello stadio della squadra di calcio 'Sicula Leonzio' militante nel campionato professionistico di prima divisione". I sequestri preventivi a carico delle società del Gruppo Leonardi ammontano a complessivi 116 milioni di euro.
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