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Tatiana Tramacere, Dragos rompe il silenzio al Tg1: “Non l’ho rapita, volevo tutelarla”
Il 30enne legge una dichiarazione al Tg1: “Era una scelta condivisa. Non immaginavo una reazione pubblica così forte”. Le scuse alla famiglia, ai carabinieri e alla città.

Dopo dieci giorni di angoscia, silenzi, ricerche e ipotesi, arriva la voce dell’uomo che per ultimo ha visto Tatiana Tramacere prima della scomparsa: Dragos Ioan Gheormescu, 30 anni, compagno della giovane, ha scelto di parlare in una dichiarazione letta al Tg1.
Un messaggio misurato, ma carico di tensione emotiva, nel tentativo di chiarire cosa sia davvero accaduto e – soprattutto – perché.
“Volevo tutelarla. Era una sua scelta”
«Tra me e Tatiana si è consolidato un sentimento forte – ha dichiarato – che non mi ha permesso di comprendere appieno le conseguenze, anche pubbliche, della nostra avventura».
Parole che delineano una relazione intensa, ma anche una sottovalutazione dell’impatto mediatico e umano di una scomparsa improvvisa.
Dragos insiste su un punto centrale:
la decisione di allontanarsi non sarebbe stata frutto di costrizione, ma di una scelta personale.
“Ho agito con l’intenzione di tutelarla nelle sue decisioni di cambiare vita. È stata una scelta condivisa.”
Una frase che ribalta una delle ipotesi più temute: quella del sequestro o della manipolazione.
Le scuse ai genitori e alla città
Nel suo messaggio, Dragos ha rivolto anche scuse pubbliche:
“Chiedo perdono ai genitori di Tatiana, alle forze dell’ordine e alla comunità di Nardò per l’angoscia causata.”
Un’ammissione che sembra riconoscere il dolore, ma non la colpa di un reato.
Tatiana è viva, in condizioni stabili
Nel frattempo, i carabinieri hanno confermato che Tatiana è viva e sta bene fisicamente, anche se è stata trasportata in ospedale per controlli psicologici e sanitari.
L’uscita “in segreto” dalla palazzina e l’evitamento della folla spiegano la delicatezza del contesto emotivo e la necessità di protezione.
