Il senatore pro Tav si sfoga su Affari: "Non rinnego nulla, ma sono stufo"
di Alberto Maggi
Ha ricevuto la solidarietà dei colleghi del Pd e degli esponenti di tutti i gruppi politici. Il senatore Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti, all'indomani del ritrovamento sull'uscio di casa di tre bottiglie molotov e un biglietto: 'Torna in prefettura altrimenti farai bum bum ora che non c'è più il procuratore Caselli a proteggerti', si sfoga con il quotidiano online Affaritaliani.it: "Ho di fronte a me la necessità di valutare con mia moglie e con la mia famiglia se le condizioni del mio lavoro sono compatibili con la serenità della mia stessa famiglia. Sono stanco e stufo. Non si può dire soltanto 'vado avanti con la mia battaglia'. Non posso far prevalere l'egoismo, la gestione della situazione familiare è complicata. E' una valutazione che voglio fare a freddo. Vivere con la scorta e girare con l'auto blindata... rispetto chi lo fa, come magistrati per cose molto serie. Ma qui parliamo di un treno! La politica non può e non deve privarti della tua libertà personale, di movimento. E non può mettere a rischio l'equilibrio dei tuoi figli".
Esposito, comunque, non rinnega nulla della sua battaglia a favore della TAV. "Non rinnego nulla. Neanche un po'. Sono convinto della giustezza di quello che ho fatto in questi 13 anni. Rifarei tutto, certo, ma se questo... Vivo la politica come una passione ma quando il tutto diventa pericoloso per chi mi sta vicino occorre fare una valutazione. Per fortuna ho un lavoro e posso tornarci quando voglio", conclude il senatore del Pd.