Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Terremoto, certificati falsi e finti lavori: il dossier in mano ai magistrati

Terremoto, ecco il dossier sui lavori di messa in sicurezza eseguiti dopo il 2009 sugli edifici poi crollati

terremoto amatrice 09

Soldi spesi, interventi mai fatti o fatti male, certificati di collaudi, ditte coinvolte. Un documento riservato, in mano ai magistrati che stanno indagando sulle responsabilità dei crolli del terremoto di Amatrice, rivela le irregolarità della ristrutturazione avvenuta nella cittadina laziale e in quella di Accumuli dopo il sisma umbro del 1997.

A svelarne il contenuto è il Corriere della Sera, che in un lungo articolo svela a che cosa sono serviti quei 2 milioni e 300 mila euro di soldi pubblici spesi per la messa in sicurezza degli edifici a cui vanno aggiunti gli altri 4 milioni utilizzati dopo il 2009. Ecco dunque che nel mirino finiscono i clamorosi crolli della Torre Civica di Accumoli e della caserma dei carabinieri, insieme ad altri, tutti edifici sulla carta messi in sicurezza e controllati.

Il sospetto dei magistrati è insomma che alcuni certificati siano stati falsificati, scrive il Corriere. Atti che riguardano le strutture pubbliche e anche le abitazioni private. Ai Vigili del fuoco sono già arrivate numerose segnalazioni di cittadini che raccontano di aver pagato per i lavori di ancoraggio ma che annno comunque perso la propia casa quel 24 agosto. E sulla stessa linea si stanno muovendo i magistrati marchigiani per Arquata e Pescara del Tronto dove ci si chiede come mai alcuni edifici perfettamente a norma, l’ufficio postale, la scuola, il Comune e la caserma dei carabinieri, siano invece venuti giù come un castello di carte.

Si parte dalla Torre Civica di Accumoli per la quale furono stanziati e spesi 90mila euro. Responsabile della messa in sicurezza è la "Giuseppe Franceschini" e del procedimento si occupa l’architetto Cappelloni. Stesso esperto che segue i lavori del complesso parrocchiale in cui è inserita la chiesa di San Francesco, dove il campanile è crollato e ha travolto un’intera famiglia. Tutto è a posto stando ai due collaudi fatti l’11 ottobre del 2012 e il 28 maggio 2013. Idem per la caserma dei carabinieri di Accumoli: 150 mila euro. Stavolta tocca alla "Impretekna" e il responsabile è il geometra Granato. Anche qui i collaudi danno il via libera.

I documenti certificano ancora che la chiesa di Accumoli e il campanile erano in un progetto da 125 milioni (scesi a 116) che prevedeva la ristrutturazione dell’intero complesso parrocchiale. La ditta titolare è la "Ste.Pa" e poi cè una serie di subappaltatori. Anche qui tutto è in sicurezza, anche se i soldi destinati al campanile vengono spesi per la chiesa e nonostante in realtà non venga fatto nessun adeguamento antisismico.

Crollata anche la chiesa di San Michele Arcangelo di Bagnolo, frazione di Amatrice, per la quale si stanziarono 100 mila euro. Ente attuatore in questo caso era la Curia vescovile di Rieti che aveva indicato anche gli esperti responsabili dei lavori.

I magistrati hanno ora deciso di aprire un fascicolo per ogni singolo edificio, così da poterne ricostruire la storia. E alle ditte e ai responsabili dei lavori toccherà chiarire perché non furono effettuati gli adeguamenti antisismici e che cosa fu davvero scritto nei documenti per ottenere l'ok dei collaudatori. Collaudatori che a loro volta dovranno spiegare come eseguirono tali controlli.

Per quanto riguarda invece le abitazioni private, il punto qui sono gli ancoraggi. Molti cittadini rimasti senza casa hanno infatti raccontato ai caribineri che, al momento dell'acquisto, hanno ricevuto documenti attestanti la sicurezza dell'immobile rispetto al rischio sismico. Ecco, nei prossimi giorni, questi certificati e atti di compravendita saranno esaminati dai magistrati. E qualcuno sarà chiamato a rispondere dei crolli.


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