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Cronache
Terremoto del 2016: a Rieti in mostra le opere salvate ad Amatrice e Accumoli

“Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita”. Si intitola così la mostra allestita a Rieti, nelle sale di Palazzo Dosi, che a cinque anni dal terremoto del 2016 consentirà di ammirare nuovamente il ricco patrimonio culturale di Amatrice e Accumoli recuperato e messo in sicurezza nei depositi del Ministero dei Beni Culturali di Rieti e Cittaducale, e poi avviato a restauro.     

La mostra, curata da Giuseppe Cassio e Paola Refice, è promossa dalla Fondazione Varrone e allestita, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, con opere della Diocesi di Rieti e del Comune di Amatrice, provenienti dalle chiese dei territori di Accumoli e Amatrice. Sono 48 sulle 64 in mostra le opere che sono state restaurate dalla Fondazione Varrone nel Varrone Lab, appositamente allestito per lo scopo; le restanti sono state restaurate dal Ministero (Soprintendenza Abap, Istituto Centrale per il Restauro e il laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali – Palazzo Barberini).

La mostra sarà inaugurata venerdì 21 maggio per aprire al pubblico sabato 22 maggio: resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, tutti i giorni eccetto il lunedì, dalle 17 alle 20. Le restrizioni anti Covid ancora in vigore rendono necessaria la prenotazione sulla piattaforma eventbrite.   Si completa così un percorso avviato nel maggio del 2019 dalla Fondazione Varrone, che scelse di concentrare energie e risorse sul recupero delle opere d’arte scampate al sisma nel duplice tentativo di salvaguardare le radici più genuine della popolazione locale e mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla ricostruzione del centro Italia. Nacque così un accordo di programma sottoscritto con l’allora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, la Diocesi di Rieti e i Comuni di Rieti, Accumoli, Amatrice e Cittareale. Frutto di quell’accordo è stato il Varrone Lab, aperto nel gennaio 2020 nella piazza centrale della città, dove è stato restaurato un importante lotto di opere d’arte conservate nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, e il volume "Ai piedi della Laga. Per uno sguardo d’insieme al patrimonio culturale ferito dal sisma nel Lazio", pubblicato da Mondadori Electa nel dicembre 2019. L’intento della mostra è far diventare un patrimonio artistico duramente colpito da “sorte avversa” simbolo di resilienza e di orgoglio.

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