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Cronache
Torino, lite Appendino-Fassino su bilanci. Corte conti valuta pre dissesto

Lite tra Appendino e Fassino sui conti di Torino. E la Corte dei Conti valuta il predissesto

La Corte dei conti riconosce che sforzi e misure sono stati tentati per porre rimedio al deficit del Comune di Torino, ma non esclude l'extrema ratio: il ricorso all'art. 243 bis del Tuel, il Testo unico degli enti locali. Vale a dire il pre dissesto, uno scenario che porterebbe a misure lacrime e sangue per ripianare il disavanzo, con tagli della spesa draconiani e aumento delle tariffe. È quanto emerge dalla relazione sui bilanci del 2015, quando a Palazzo civico sedeva Piero Fassino, che la magistratura contabile ha inviato all'amministrazione comunale chiedendo di presentare entro il 30 settembre "un articolato piano di interventi". E subito è partito il botta e risposta a distanza tra la sindaca Chiara Appendino e il suo predecessore, che ora siede nei banchi dell'opposizione.

"La giunta Fassino ha lasciato al 31 dicembre 2015 il bilancio della Città di Torino in una situazione di squilibrio strutturale: lo sancisce la Corte dei Conti nelle proprie conclusioni a termine della fase istruttoria. Cade così, definitivamente, il falso mito di aver lasciato a me e alla mia squadra una città con i conti in ordine", attacca la prima cittadina 5 Stelle, "la realtà dei fatti si dimostra molto distante da quanto propagandato fino ad oggi. Ora toccherà a noi l'onere di rimettere i conti in equilibrio".

La risposta dell'ex segretario dei Ds non si è fatta attendere: "Appendino stravolge ancora una volta la realtà dei fatti. 'Il lupo perde il pelo ma non il vizio', proverbio che calza a pennello per la sindaca Appendino che continua a raccontare cose non vere e ad attribuire ad altri le proprie responsabilità". E ancora: "Per mesi la sindaca ha cercato di far credere che la giunta Fassino avrebbe lasciato debiti fuori bilancio: nella relazione della Corte dei conti non ve ne è traccia. "Appendino fa finta di non sapere - accusa il dem - che l'esposizione debitoria della Città è inferiore a quella del 2011 di oltre 400 milioni e che gli stessi magistrati contabili hanno ritenuto 'certamente apprezzabile il continuo miglioramento della gestione corrente' operato dalla giunta Fassino. E' trascorso un intero anno di governo della giunta Appendino che ha evidenziato la completa mancanza di una politica delle entrate e - come dice la corte stessa - nell'ultimo anno è considerevolmente peggiorato l'andamento di cassa ed è aumentato il ricorso al debito. Adesso cerca di far dire alla corte cose che in realtà essa non dice". La prima cittadina M5S però non ci sta a lasciargli l'ultima parola: "L'ex sindaco Fassino dichiara che vorrei attribuire a lui le mie responsabilità, ma la Corte dei conti si è espressa sul rendiconto 2015 e il preventivo 2016 predisposti dalla giunta Fassino. In questo anno abbiamo ridotto le spese, alzato le entrate e cercato la maggiore efficienza possibile, mentre abbiamo un ex sindaco che non ha mai fatto scelte strutturali per non perdere il consenso e ora si limita a scaricare le sue responsabilità".

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