Trattativa Stato-mafia: assolti Dell'Utri, Mori e Subranni - Affaritaliani.it

Cronache

Trattativa Stato-mafia: assolti Dell'Utri, Mori e Subranni

Condannati Leoluca Bagarella (27 anni) e Antonino Cinà (12 anni)

Trattativa Stato-mafia: assolti Dell'Utri e i Ros Mori e Subranni, a Bagarella 27 anni di reclusione

La Corte di assise di Palermo nell'udienza odierna ha assolto Marcello Dell'Utri, gia' senatore di Forza Italia, e i carabinieri del Ros Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno nel processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia.

La "revisione parziale" delle sentenza del 20 aprile 2018 ha visto anche la pena ridotta a 27 anni di reclusione al boss Leoluca Bagarella, mentre al medico Antonino Cina' la pena e' stata confermata a 12 anni.

In primo grado la Corte di assise aveva condannato a 28 anni di carcere il boss Bagarella, a 12 anni Dell'Utri, gli ex carabinieri del Ros Mario Mori e Antonio Subranni e Antonino Cina', medico di Toto' Riina. In particolare Marcello Dell'Utri e' stato assolto per "non aver commesso il fatto" ed e' stata dichiarata "cessata l'efficacia della misura cautela del divieto di espatrio gia' applicata nei suoi riguardi".

Nel pronunciamento odierno e' stato poi rideterminato, per De Donno, Mori, Subranni e Dell'Utri, in "5 milioni l'importo complessivo del risarcimento dovuto alla presidenza del Consiglio dei ministri" che si era costituita parte civile.

Il commento di Dell'Utri: "Una svolta, questo processo era mostruoso"

"Questa assoluzione è una svolta non solo per me ma per la giustizia italiana, questo processo era mostruoso". Lo ha detto, in un'intervista all'Adnkronos, Marcello Dell'Utri, subito dopo l'assoluzione nel processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia. In primo grado l'ex senatore era stato condannato a dodici anni di carcere. "Voglio ricordare e ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi anni mi voglio invece dimenticare tutti gli altri, quelli che odiano", dice Dell'Utri, che ringrazia i suoi legali, gli avvocati Francesco Centonze e Francesco Bertorotta.

"Voglio anche ringraziare le persone e tutti gli amici che mi hanno sostenuto sempre e che hanno creduto nella mia innocenza. Innanzitutto un ringraziamento ai miei familiari e agli amici, che sono tanti, tantissimi. Questa assoluzione è la risposta più bella a tutti gli odiatori".  Alla domanda se lo aspettava, dice: "Onestamente no, io sognavo che mi assolvessero ma allo stesso tempo ero preoccupato. Sono sincero". Per i suoi legali hanno vinto "gli anticorpi della democrazia". "Sì, direi che questa sentenza è davvero una svolta per me ma anche per la giustizia italiana. Avere debellato questo processo è una grande prova di democrazia giudiziaria, finalmente". Era tranquillo? "Io sono sempre stato tranquillo, se non lo fossi stato non saremmo qui a parlarne... ma sarò ancora più tranquillo adesso".  Ora Marcello Dell'Utri pensa a tornare in politica: "Ma sta scherzando? Non ci penso nemmeno lontanamente, io preferisco tornare ai miei libri".