"Nel Tribunale di Milano armati il giorno dopo la strage". VIDEO
Fonte: Mirko Scarcella per Social Channel
Il giorno dopo la strage al tribunale di Milano. C’è ancora lo sgomento, c’è il bisogno di capire come sia potuto accadere che un uomo armato sia riuscito ad entrare nel luogo facendo scoppiare una sparatoria che è costata la vita a tre persone. Come ha fatto Claudio Giardiello a insinuarsi indisturbato all’interno del Palazzo di Giustizia?
Abbiamo voluto provare a verificare quale sia l’attuale situazione al tribunale di Milano, ovviamente non abbiamo portato una pistola, ma ci siamo attrezzati con una catena lunga quasi un metro per 4 centimetri di circonferenza, uno di quegli oggetti che solitamente, negli aeroporti, non vengono fatti passare in alcuno modo. Perché è considerata un’arma.
Arriviamo all’ingresso con i metal detector, in via Freguglia e diamo inizio alla fase di ingresso: togliamo la catena, ma al polso teniamo volutamente un orologio. A quel punto gli agenti di sicurezza ci chiedono di retrocedere e riporre l’orologio nell’apposita cassetta: ma la catena entra.
Una volta dentro all’edificio abbiamo volutamente provato a riproporre quanto accaduto ieri: vi sono due simulazioni di tentata aggressione dove la catena viene usata per colpire, per fingere di strozzare una ragazza che si trovava nel tribunale, alla quale abbiamo cortesemente chiesto di partecipare alla nostra inchiesta.
Il risultato finale è nel video: entrare in tribunale armati non è mai stato così facile.
Fonte: Mirko Scarcella per Social Channel