Assolda l’amico per uccidere il padre. Il movente è l'eredità - Affaritaliani.it

Cronache

Assolda l’amico per uccidere il padre. Il movente è l'eredità


Assolda un amico per tentare di uccidere il padre 80enne: temeva che alla sua morte avrebbe lasciato l’appartamento alla convivente, una 49enne delle Mauricius. Sono stati arrestati a Savona per tentato omicidio Rinaldo Costa, 52 enne, figlio di Renato, e Andrea Invicibile, l’amico complice.

L’aggressione è avvenuta sabato mattina a Savona, in uno stabile di corso Ricci, intorno alle 12, ai danni dell’anziano cardiopatico e portatore di peacemaker.

I vicini hanno sentito le grida e richieste di auto dell’uomo e hanno subito chiamato il figlio Rinaldo e il 112. I militari, però, hanno subito notato delle incongruenze nello svolgersi dei fatti: i vicini hanno riferito che il figlio, arrivato per primo, era uscito dall’appartamento dicendo «tutto a posto». Nell’appartamento c’era anche uno sconosciuto. L’aggressore,  inoltre, era entrato in casa senza forzare porta o finestre.

La vittima ha riferito che un uomo con il passamontagna era entrato in casa e l’aveva subito aggredito, prima cercando di soffocarlo con un cuscino poi dandogli dei pugni sul torace, come se avesse saputo della presenza del pacemaker. L’ottantenne però avrebbe preso a pugni l’aggressore mentre gridava per chiedere aiuto.

Il figlio, interrogato dai carabineri, alla fine ha confessato: 52enne in cassa integrazione, aveva promesso 10mila euro all’amico per uccidere il padre e - nel suo piano - impedire che decidesse di lasciare la casa alla convivente. In nottata i militari hanno arrestato il complice, che non ha rilasciato dichiarazioni. Ora i due accusati di tentato omicidio, sono rinchiusi nel carcere di Savona.
Ancora ignaro di tutto il padre che domanda agli agenti: «Perché Rinaldo non mi ha ancora chiamato? Che cosa è successo?». L’uomo è ora ricoverato all’ospedale San Paolo di Savona, con la frattura di tre costole, ma fuori pericolo.