Cronache
Viminale, "Inverno pericoloso". Terrorismo, controlli Covid e ordine pubblico

Per le forze dell'ordine un compito triplo. "Sarà molto peggio di marzo". Il personale è poco, stanco e sotto pressione da mesi
Viminale, "Inverno pericoloso". Terrorismo, controlli Covid e ordine pubblico
Il Coronavirus in Italia non è l'unico problema. Lo sanno bene le forze dell'ordine che oltre ai controlli anti Covid dovranno tenere ben presenti altri due fronti altrettanto caldi: il terrorismo, tornato un tema molto allarmante dopo i vari agguati in Francia e quello di Vienna e l'ordine pubblico, legato alla crisi economica, diretta conseguenza della pandemia in atto. Il Viminale ammette: "Ci aspetta un inverno pericoloso". Tre fronti - si legge sulla Stampa - che si sono aperti tutti assieme di colpo. E quindi al Dipartimento di Ps si sente dire: "Sarà molto peggio di marzo".
La scorsa primavera, infatti, pur con tanti mugugni, gli italiani si sono adeguati alle ordinanze sanitarie, anche le più restrittive. Stavolta, no. Stavolta si arriva alla seconda ondata con animo molto diverso. I segnali ci sono stati. Tante aggressioni di giovani a singole pattuglie che cercavano di far rispettare gli obblighi di mascherina e distanziamento. La Direzione centrale della polizia criminale ha realizzato un report proprio sul fenomeno della devianza in epoca di Coronavirus: "Solitudine e blocco emotivo - scrivono - sono tra gli effetti collaterali che hanno colpito principalmente i giovani. L'isolamento, in particolare, incide sulla devianza minorile". Tanti i fronti, tante le tensioni. Il personale è poco, stanco e sotto pressione da mesi.