Yara, nelle intercettazioni la svolta: "Fikri conosceva il luogo del delitto"
Continuano le indagini sul caso Yara. Il giallo potrebbe persino essere arrivato a una svolta dopo che gli investigatori hanno ascoltato tutte le intercettazioni delle conversazioni di Fikri, il manovale marocchino.
La convinzione che l'omicidio sia avvenuto in presenza dell'uomo è sempre più avvalorata. Il 3 dicembre 2010, una settimana dopo la scomparsa della tredicenne di Brembate di Sopra, Fikri telefonò alla sua fidanzata, Fahita, che a un certo punto della conversazione chiese: "Ma il posto dove l'hanno uccisa è vicino al posto dove lavoravi o un po' più lontano?".
La risposta del muratore è quella che potrebbe inchiodarlo: "È vicino. È vicino al cancello". In quella data ancora nessuna sapeva nulla di Yara e quindi è possibile credere che Fikiri sapesse. Nella stessa giornata registrata anche un'altra telefonata sospetta di Fikri con la fidanzata. L'uomo scoppia a piangere e lei risponde: "Oggi le tue parole non mi sono piaciute proprio, soprattutto quando mi hai chiesto di perdonarti. Mi sono detta: perché devo perdonarti...".